Monito del Pontefice
Migranti, il messaggio del Papa al Med: "Nessuno sia lasciato solo nel gestire un enorme problema"
Francesco chiede "lungimiranza" sulle politiche migratorie in un messaggio ai partecipanti alla VII Conferenza Rome MED Dialogues che si svolge a Roma oggi e domani

Il Papa chiede "lungimiranza" sulle politiche migratorie. In un messaggio si partecipanti alla VII Conferenza Rome MED Dialogues che si svolge a Roma oggi e domani, Bergoglio sottolinea che "tra i diversi problemi che si concentrano sul Mediterraneo - e che esigono una lungimirante visione politica - è estremamente urgente quello migratorio, che mi è sempre stato a cuore e che ha motivato il mio primo viaggio apostolico, nell'isola di Lampedusa, nel 2013".
"Gli avvenimenti di questi anni - dice il Pontefice- confermano sempre più che un intervento efficace può provenire solo da uno sforzo congiunto non limitato ai Paesi frontalieri, ma condiviso anche dai rispettivi Continenti di appartenenza. Nessuno dev'essere lasciato solo nella gestione di questo enorme problema. Tutti devono sentirsi responsabili, perché tutti sono, in realtà responsabili, come ci ricorda, all'inizio della Bibbia, la domanda rivolta da Dio a Caino: 'Dov'è tuo fratello?'".
"Il fenomeno migratorio - sottolinea ancora Bergoglio- ci dimostra una volta ancora che tutto è connesso e ci avverte che una soluzione stabile richiede un approccio capace di tenere conto dei tanti aspetti ad esso collegati, e che i dialoghi di questa Conferenza possono mettere in luce". Quindi, papa Francesco ricorda l'opera della Chiesa: "Desidero fare presente come il Mediterraneo sia al centro anche dell'attenzione costante della Chiesa. Proprio nei giorni della vostra Conferenza sarò impegnato in un viaggio apostolico a Cipro e in Grecia. Ricordo poi il fruttuoso incontro dell'anno scorso a Bari, "Mediterraneo frontiera di pace", promosso dalla Conferenza Episcopali Italiana, che ha visto la partecipazione dei Vescovi di ben venti Paesi affacciati sul mare nostrum e a cui seguirà l'anno prossimo un altro incontro a Firenze, in corso di organizzazione. Mi piace pensare che non solo questi incontri ecclesiali, ma anche i vostri dialoghi sul Mediterraneo possano trarre ispirazione dai "colloqui mediterranei" inaugurati da Giorgio La Pira, tra gli anni '50 e '60 del secolo scorso, che tanto avevano avvicinato le opposte sponde del mare inaugurando la politica del dialogo intorno a quello che La Pira considerava, in una visione di fede, come 'un grande lago di Tiberiade'".