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ITALIA

Emergenza immigrazione

Migranti, situazioni al limite nelle stazioni di Milano e Roma. E Bruxelles pensa a quote volontarie

Mentre continuano gli sbarchi e negli scali ferroviari delle due principali italiane si rischia l'emergenza sanitaria, con casi di scabbia segnalati, l'Europa si avvia ad un passo indietro rendendo la redistribuzione dei migranti non più obbligatoria

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Mentre da Bruxelles arrivano indiscrezioni poco rassicuranti per il nostro Paese sul tema immigrazione, con l'ipotesi di un'intesa di redistribuzione dei migranti su base volontaria, e non più su quote fisse e obbligatorie per ogni paese dell'Unione, in Italia la situazione diviene ogni giorno più esplosiva. Da una parte le polemiche, con il segretario del Carroccio Matteo Salvini che invita gli immigrati ad andare a casa del premier Renzi e con il presidente della Cei Angelo Bagnasco che dice: "Alimentare la paura non è mai una buona consigliera"; e dall'altra la cronaca, con le stazioni di Milano e Roma diventate una sorta di campo profughi.

Quote volontarie e non più obbligatorie
L’ambizioso piano con cui la Commissione di Jean-Claude Juncker ha proposto uno schema temporaneo di redistribuzione obbligatoria dei migranti che hanno diritto alla protezione internazionale - 24 mila presi in Italia e 16 mila in Grecia - si va arenando sul tavolo del Consiglio. "Le quote vincolanti non possono passare", assicura una fonte altolocata a La Stampa, che parla di "opposizione diffusa". Così si sta approntando un "piano B" che salvi l’onore dell’esecutivo e dell’Ue solidale. "Lavoriamo a un meccanismo su base volontaria - spiega il diplomatico - per mantenere l’impegno senza introdurre un principio che pochi vogliono".

Salvini: "Migranti a casa di Renzi e Boldrini"
La Lega Nord continua ad alzare il tiro sull'immigrazione. Dopo l'opposizione dei governatori di centrodestra del Nord (Toti, Maroni, Zaia) a nuovi arrivi di migranti nelle loro regioni, ieri è arrivata l'ennesima polemica del segretario Salvini, mentre il governatore lombardo Roberto Maroni chiede lo stop al trattato di Schengen sulla libera circolazione in Europa. Il leader leghista ha rilanciato l'allarme diffuso dall'assessore alla sanità lombardo Mario Mantovani che ha reso noto i dati della Asl su Milano che, dall'inizio dell'anno, ha contato 500 casi di scabbia fra i migranti ospiti dei centri d'accoglienza comunali e ministeriali (108 i casi segnalati da giugno).




Bagnasco: "Paura non è buona consigliera"
Alle parole di Salvini ha indirettamente replicato il presidente della Cei Angelo Bagnasco: "Alimentare la paura non è mai una buona consigliera", ha affermato l'arcivescovo di Genova a margine di un evento a Expo in cui si celebra la giornata della Santa Sede. Poi ha aggiunto: "Bisogna affrontare i problemi con realismo e disponibilità da parte di tutti".