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MONDO

Oggi vertice a Bruxelles

Migranti, anche l'Austria riattiva i controlli di frontiera. Rafforzati i controlli al Brennero

Dopo la Germania, anche Vienna decide di controllare il confine con l'Ungheria. Inviato l'esercito al confine con l'Ungheria. Berlino: "Un milione di rifugiati entro l'anno". Anche la Polonia, la Francia e l'Olanda pronte a ripristinare i controlli alla frontiera. Ieri affondato un barcone in Grecia: è strage di bambini. L'Ungheria ha chiuso la linea ferroviaria al confine con la Serbia ha terminato la costruzione del muro e da domani scatta l'arresto per ingressi illegali

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Un migrante a bordo di un treno (Lapresse/Reuters)
I treni tornano a circolare fra Germania e Austria, ma le autorità tedesche hanno confermato la reintroduzione dei controlli alla frontiera, una misura che non si vedeva da quando è entrato in vigore il Trattato di Schengen sulla libera circolazione nell’Unione Europea. Nel giorno del vertice straordinario dei ministri dell’Interno dell’Ue, la tensione per l’emergenza migranti resta altissima e il vicecancelliere tedesco parla del possibile arrivo di "un milione di rifugiati entro l'anno" nel suo paese. Intanto l'Italia invia più poliziotti al Brennero. L'Austria riattiva i controlli di frontiera e manda l'esercito al confine con l'Ungheria. 

L'Ungheria ha intanto chiuso l'ultimo tratto della barriera di 175 chilometri al confine con la Serbia.





Il vertice Europeo
Si è svolta a Bruxelles una riunione tra i rappresentanti della Commissione europea, della presidenza lussemburghese del Consiglio Ue, e dei ministri degli Interni di Francia, Germania, Grecia, Italia e Ungheria. La riunione si è tenuta a margine dei lavori dell'incontro straordinario dei ministri degli interni dei Paesi Ue sulla questione immigrazione. Al centro di questo mini vertice a sette la questione dei cosiddetti hot spot, i centri di identificazione dei richiedenti asilo da istituire nei Paesi di prima accoglienza. In Europa ci vogliono rassicurazioni sul pieno funzionamento dei suddetti centri in Grecia, Italia e Ungheria quale pre-requisito per la redistribuzione dei richiedenti asilo all'interno dell'Ue

Treni ripartiti 
Il governo tedesco, che ha denunciato il “fallimento completo” dell’Unione nel proteggere le frontiere esterne, ieri aveva sospeso il traffico ferroviario proveniente dal territorio austriaco per tentare di contenere gli arrivi nel paese: in due settimane 62mila profughi sono giunti a Monaco di Baviera, 19mila solo nel weekend. Questa mattina i treni sono ripartiti, ma al confine vengono controllati i documenti dei passeggeri. L’unica eccezione è nel tratto tra la città austriaca di Salisburgo e quella tedesca di Freilassing, per la presenza di migranti lungo i binari. Per il ministro degli Interni tedesco Thomas de Maiziere, le misure di emergenza alla frontiera sono state attuate "per motivi di sicurezza". "L'obiettivo - ha aggiunto - è quello di arginare il fiume di migranti che stanno arrivando in Germania e gestire in maniera ordinata il flusso". Si segnalano lunghe code in autostrada.

"Un milione di profughi entro l'anno"
Le autorità tedesche sono molto preoccupate. Il vicecancelliere e ministro dell'Economia Sigmar Gabriel, in una lettera inviata ai membri del Partito socialdemocratico, afferma che entro l'anno potrebbe arrivare un milione di rifugiati. La stima precedente era di 800mila.

Controlli rafforzati al Brennero
Dopo la decisione della Germania di riattivare i controlli alla frontiera, il ministro dell'Interno italiano ha scelto di inviare altri uomini a Bolzano e al valico del Brennero, punto di confine con l'Austria. Sono anche già stati intensificati i controlli della polizia italiana sui treni diretti in territorio austriaco.

Esercito austriaco al confine con l'Ungheria
Anche l'Austria ha preso nuove misure, riattivando i controlli di frontiera e inviando l'esercito in supporto della polizia che sta già operando lungo il confine con l'Ungheria. Come ha ribadito il cancelliere Werner Faymann, il diritto di chiedere asilo non è messo in discussione. Al valico di Nickelsdorf solo nella giornata di ieri si sono registrati 10.256 arrivi.
 
Strage di bambini in Grecia
Mentre in tutta Europa continuano gli arrivi – solo ieri in Ungheria sono giunte 5809 persone dal territorio della Serbia – nuove tragedie si aggiungono a un elenco di drammi ormai lunghissimo. Ieri al largo dell'isola greca di Farmakonisi, a 15 chilometri dalla coste turche, si è verificato l’ennesimo naufragio. Un barcone con a bordo un centinaio di persone è affondato e 34 persone sono annegate. Tra le vittime ci sono 15 bambini, quattro dei quali neonati. 

La Polonia potrebbe ripristinare i controlli alla frontiera
Anche la Polonia è pronta a ripristinare i controlli alla frontiera. Lo ha detto il primo ministro Ewa Kopacz spiegando che la misura sarà presa nel caso di "segnali di minaccia dall'esterno". Poi riferendosi alle quote dei rifugiati del piano europeo ha aggiunto "Accetteremo il numero di rifugiati che possiamo permetterci, non uno di più, non uno di meno".

La Francia pensa a ripristinare i controlli alla frontiera con l'Italia
La Francia potrebbe ripristinare i controlli alla frontiera con l'Italia in caso di necessità. Lo ha detto il ministro dell'Interno francese, Bernard Cazeneuve, sottolineando come già il mese scorso aveva fatto istituire posti di blocco al valico di confine di Ventimiglia. Cazeneuve ha spiegato che Parigi - se necessario - potrebbe seguire l'esempio della Germania nel sospendere le regole di Schengen sulla libera circolazione. Il ministro ha quindi chiesto maggiori controlli alle frontiere esterne dell'Ue e ha esortato a fornire piu' aiuti ai Paesi, come la Turchia, che gia' danno rifugio a milioni di siriani.

L'Ungheria ha chiuso la linea ferroviaria al confine con la Serbia ha terminato la costruzione del muro e da domani scatta l'arresto per ingressi illegali
La polizia ungherese ha chiuso oggi il passaggio di confine lungo la linea ferroviaria fra Subotica (Serbia) e Szeged (Ungheria), utilizzato per mesi da migliaia di migranti e profughi per entrare in Ungheria. Come
riferiscono i media a Belgrado, lungo la linea ferroviaria in corrispondenza del confine è stata dispiegata la polizia a cavallo, e la zona è sorvolata da elicotteri. La frontiera con la Serbia in corrispondenza di Roeszke - dove vi e' un centro di accoglienza - e' stata in pratica militarizzata con la presenza di migliaia di militari e mezzi blindati. L'Ungheria ha chiuso l'ultimo tratto della controversa barriera eretta al confine con la Serbia per impedire il passaggio di decine di migliaia di migranti. Lo riferiscono i media magiari. Il completamento della lunga barriera di 175 chilometri è stato raggiunto con la posa di filo spinato al valico
di Roszke. La rete televisiva Hir Tv ha mostrato immagini di un cordone di polizia che blocca l'apertura della barriera all'altezza del passaggio della linea ferroviaria, dove questa notte verrà posto un cancello.
Dalla mezzanotte scattano in Ungheria le nuove norme più restrittive in fatto di immigrazione, per le quali l'ingresso illegale nel Paese sarà considerate un reato, punibile con l'arresto e la reclusione fino a tre anni. Ora, in vista dell'entrata in vigore della nuova normativa, è prevista nelle prossime ore la presenza di almeno 20 mila migranti in Serbia alla frontiera ungherese. Come ha riferito la tv pubblica magiara M1, da stamane decine di autobus pieni di migranti sono già arrivati al posto di confine di Horgos da Belgrado, Subotica e Kanjiza.

Olanda ripristina controlli alle frontiere
Anche l'Olanda annuncia il ripristino del controllo alle sue frontiere nelle prossime ore di fronte all'ondata di migranti e di profughi. Lo ha annunciato a Bruxelles il ministro dell'Interno Johanna Mikl-Leitner. "E un modo per capire rapidamente se la corrente di migranti si sposta verso l'Olanda" ha detto il ministro olandese della Sicurezza e della Giustizia Klaas Dijkhoff. "Faremo come la Germania, ha aggiunto il ministro, ripristineremo controlli provvisori ai confini, come ci autorizza Schengen" ed ha annunciato che nelle prossime ore pattuglie della polizia cominceranno a circolare lungo le frontiere con il Belgio e la Germania.