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MONDO

Il vertice straordinario a Bruxelles

Migranti, verso accordo Ue per 160mila. Alfano: "Responsabilità dei rimpatri deve essere europea"

Dall'Italia sarebbero 40mila i migrati ridistribuiti. Il ministro Completata la recinzione tra Ungheria e Serbia, l'esercito è schierato alla frontiera, l'Olanda ripristina i controlli

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Il peggio sarebbe alle spalle e l'Europa sarebbe vicina ad un'intesa sull'immigrazione. Lo anticipa il ministro dell'Interno Alfano in serata, in una pausa dai lavori del Consiglio straordinario che da ore procedono serrati. Dopo aver trovato l'accordo sui 40 mila rifugiati da ricollocare da Italia e Grecia, l'Unione europea starebbe dunque per dare il via libera anche al piano per altri 120 mila migranti: è questa la previsione del titolare de Viminale.

"Intanto si è chiusa la partita sui 40 mila - ha osservato - vuol dire che dall'Italia andranno via 24 mila migranti". Quanto alla seconda proposta della Commissione, che riguarda 120 mila profughi, "tutti i paesi hanno dato la loro disponibilità: ritengo che l'accordo sui 120 mila si troverà e questo sarà un'ulteriore conferma che il regolamento di Dublino è in crisi". Sommando il primo e il secondo piano, "noi contiamo di poter far andare via dall'Italia 40 mila migranti: più di quanto qualsiasi altro governo abbia ottenuto per l'Italia". 

Ok a uso della forza contro scafisti
Eunavfor Med, la missione navale Ue per il Mediterraneo, potrà operare contro trafficanti di profughi e scafisti in operazioni di ricerca, intercettamento e sequestro delle navi trasportanti clandestini in alto mare. Lo prevede la Fase 2 della missione europea, cui è stato dato l'ok oggi, e che dovrebbe essere operativa dal mese di ottobre, una volta stabilite le regole d'ingaggio.

La pressione aumenta ai confini
Intanto ai confini la pressione aumenta di ora in ora. Dopo la Germania, l'Austria e la Slovacchia, anche l'Olanda ha annunciato il ripristino del controllo alle sue frontiere. In Serbia, lungo la rotta più battute nelle ultime settimane da chi fugge da guerra e povertà, saranno 20mila quelli che si affolleranno nelle prossime ore al confine con l'Ungheria, dove a breve entrerà in vigore la rigida normativa anti immigrazione.  Il premier ungherese Viktor Orban ha detto che dalla mezzanotte, quando entrerà in vigore la nuova normativa più severa e restrittiva verso i migranti, tante domande di asilo verranno respinte. 

La frontiera con la Serbia in corrispondenza di Roeszke - dove vi è un centro di accoglienza - è stata in pratica militarizzata con la presenza di migliaia di militari e mezzi blindati. Secondo le nuove norme ungheresi, in vigore dalla  mezzanotte, l'ingresso illegale nel Paese sarà considerate un reato, punibile con l'arresto e la reclusione fino a tre anni.