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ITALIA

in un edificio di via Brioschi

Milano, esplosione in una palazzina in zona Navigli: tre morti e diversi feriti

L'esplosione sarebbe dovuta a una fuga di gas in un appartamento abitato da due studenti morti nella deflagrazione.  La terza persona che ha perso la vita è la mamma di due bambine di sette e undici anni che sono ricoverate al Niguarda con gravi ustioni

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E' accaduto nell'appartamento del terzo piano abitato da due studenti fuori sede marchigiani lo scoppio che ha causato la morte degli studenti stessi e di una donna, madre di due bambine. E' uno degli elementi emersi dopo i sopralluoghi. La fuga di gas che ha provocato l'esplosione in via Brioschi  è 'partita' dai fornelli della cucina della coppia, Riccardo Maglianesi e Chiara Magnamassa, che ha perso la vita nello scoppio. E' quanto emerge dalle prime analisi. L'esplosione ha distrutto l'appartamento e quello accanto dove l'urto ha investito e ucciso Micaela Masella, ferito il marito e le figlie di 7 e 11 anni.

Gli investigatori hanno ribadito l'accidentalità della tragedia. Il bilancio della tragedia è di tre morti e nove persone ricoverate in ospedale, tra cui una donna incinta e 4 bambini, e di tre persone che hanno rifiutato il ricovero. 

La donna morta nell'esplosione era la direttrice delle relazioni esterne ed eventi del teatro Carcano di Milano Micaela Masella. Le due figlie della donna sono ora ricoverata al centro grandi ustionati del Niguarda mentre il marito, Giuseppe Pellicanò, anche lui rimasto ferito è ricoverato in un diverso ospedale. Le altre due vittime sono due giovani maceratesi che, secondo le prime informazioni, sarebbero di un 28enne di Morrovalle e di una ragazza di 22 anni di Monte San Giusto.

La deflagrazione è avvenuta all'ultimo dei quattro piani dell'edificio che era in ristrutturazione. L'esplosione è avvenuta intorno alle 8,45 mentre molte persone erano ancora in casa.  Lo scoppio ha provocato il crollo di una parte dell'edificio. La causa dell'esplosione una  probabile fuga di gas. Investigatori e inquirenti sono ancora al lavoro per accertare le  cause dell'esplosione ma, sin da ora, escludono che possa essersi trattato di un suicidio provocato da una volontaria saturazione dell'appartamento col gas. 

Lo scoppio è stato particolarmente violento ed ha provocato la rottura dei vetri dei palazzi nel raggio di almeno 200 metri.  L'esplosione ha completamente distrutto un'ala della palazzina che fa parte di un complesso residenziale al n.65 di via Brioschi, strada compresa tra via Meda e via Pezzotti.

Dopo lo scoppio, che gli abitanti dei palazzi vicini hanno definito "fortissimo", molte persone si sono riversate in strada ancora in pigiama. Le vie limitrofe a Via Brioschi sono state chiuse al traffico per far intervenire i soccorsi. Sul posto è arrivato anche l'assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, Marco Granelli. Numerosi i mezzi di soccorso di vigili del fuoco, polizia e carabinieri, che hanno isolato la zona. Sono stati sgomberati tre palazzi intorno al luogo del crollo.

Due bimbe ustionate, ricoverate al Niguarda
Si trovano al centro Grandi ustionati del Niguarda le due bimbe ustionate nell'esplosione di questa mattina di una palazzina in via Brioschi. Hanno ustioni agli arti e al volto e sono al momento sedate. La più grande, di 11 anni, ha ustioni sul 20-25% del corpo, la più piccola, di 7, sul 40-45% alcune di grado profondo. Ed è quella in condizioni più gravi. La mamma delle due bambine è morta nell'esplosione, il padre è ricoverato in un altro ospedale.

I testimoni: sembrava una bomba
"Sembrava l'esplosione di una bomba, la prima cosa a cui ho pensato è stato un attentato, ma poi ho capito che  proveniva da quell'abitazione". Lo ha raccontato un abitante di Via Brioschi, che stamani, mentre stava facendo colazione in casa, ha udito l'esplosione che ha causato il crollo di parte di un palazzo, provocando tre morti accertati e alcuni feriti. L'uomo ha spiegato che il palazzo era stato recentemente ristrutturato: "Non so cosa possa essere  successo, magari - ha ipotizzato - una fuga di gas, magari qualcuno aveva in casa una cucina economica". 
"Abbiamo sentito un grandissimo botto, sembrava un terremoto. Ho chiamato io i vigili del fuoco. Qualcuno ha sentito odore di gas, io ho visto le fiamme. C'era un grande fumo e si è avvertita una forte onda d'urto: un serramento è arrivato fin qui. Ci sono vetri rotti nelle parti comuni. I danni maggiori sono stati accusati dai piani più bassi". È la testimonianza di Monica Bardi, che abita in un palazzo accanto a dov'è avvenuta l'esplosione.

Il  palazzo più volte ristrutturato
Il palazzo in cui si è verificata stamani l'esplosione che ha causato tre morti e alcuni feriti aveva la facciata in ristrutturazione. Si  tratta di un complesso residenziale realizzato dove c'erano delle officine all'inizio degli anni 2000 tra altri edifici che risalgono ai primi decenni del Novecento. Il palazzo, che si trova in via Brioschi, zona Navigli, non molto distante dall'Università Bocconi, ha una ventina di appartamenti e, spiegano i vicini, più volte era stato oggetto di ristrutturazione.

L'assessore ai Lavori Pubblici: esplosione avvenuta all'interno
Le cause dell'esplosione in via Brioschi sono "tutte da accertare, anche se l'esplosione è avvenuta all'interno, quindi non sono coinvolti impianti esterni". Lo ha spiegato l'assessore Carmela  Rozza, sul posto. Rozza ha spiegato che sono in  corso le verifiche di agibilità sia del palazzo direttamente interessato dallo scoppio, sia di quelli nei dintorni e "entro sera sapremo la situazione definitiva".  L'assessore ha poi spiegato che il Comune ha messo a disposizione  20  alloggi  per le famiglie allontanate dalle abitazioni coinvolte nell'esplosione. Rozza ha parlato di "esplosione importantissima" con "almeno 15 appartamenti inagibili e il Comune ha messo già a disposizione 20 alloggi per le famiglie, poi vediamo quanti ne serviranno ancora".

Pisapia: lutto cittadino
"L'esplosione di questa mattina in via Brioschi ha causato una tragedia terribile che colpisce tutta la nostra comunità", ha detto il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, spiegando che sarà proclamato il lutto cittadino nel giorno dei funerali delle vittime. "A nome di tutti i milanesi - ha spiegato - esprimo il più profondo cordoglio per le vittime e la vicinanza a tutti i feriti. Proclamo poi fin da oggi il lutto cittadino per il giorno in cui si terranno le esequie delle persone che hanno perso la vita".