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ITALIA

5 le persone fermate

Milano, il giorno dopo la devastazione si contano i danni. Renzi: "4 teppistelli non rovinano festa"

Auto bruciate, vetrine rotte, 11 agenti feriti, lanciati 400 lacrimogeni. L’ipotesi di reato è 'devastazione' con pene fino a 15 anni di carcere. Questa mattina vertice sulla sicurezza in prefettura. I cittadini su Fb: "Nessun dorma, tutti in strada a pulire"

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Il giorno dopo l'inaugurazione dell'Expo e, soprattutto, della manifestazione 'No-Expo' e delle devastazioni che ne sono seguite, Milano fa la conta dei danni con i cittadini che, già da ieri, sono scesi in strada per pulire.

Renzi: "4 teppistelli non riusciranno a rovinare l'Expo"
E il presidente del Consiglio Matteo Renzi commenta: "Voglio dirlo con molta serenità: 4 teppistelli figli di papà non riusciranno a rovinare l'Expo". Ai microfoni del Tg2 afferma: "Gli italiani sanno da che parte stare - ha aggiunto il premier - Hanno cercato di sciupare la festa, ma Milano è molto più forte di quello che questi signori pensano"

Pisapia: "Saremo forti  e uniti"
"Milano reagisce con grande unità di intenti" e "risorge rispondendo no alla violenza", le parole del sindaco Giuliano Pisapia. "Saremo uniti e forti - ha aggiunto - e daremo un messaggio a tutto il mondo contro una violenza che Milano non può accettare".  Pisapia ha quindi fatto presente che "oggi chiameremo tutta la città a dare un contributo per pulirla da scritte indegne per una società civile". Un appello a cui "Milano ha già aderito per restituire una città pulita ai visitatori che arrivano".

Il vertice: 1,5 milioni di euro per risarcire i cittadini
InPrefettura un Comitato per l’ordine pubblico e per la sicurezza per fare il punto dopo i danni provocati da antagonisti e i black bloc. Si tratta di un incontro tra i massimi rappresentanti delle forze dell’ordine del capoluogo lombardo con il prefetto Francesco Paolo Tronca. Tra i presenti all’incontro sulla sicurezza, Roberto Maroni che ha affermato: "Tutti hanno garantito il proprio impegno perché questo non accada più». E ha aggiunto: «Predisporremo un fondo della Regione Lombardia da 1,5 milioni di euro per risarcire i cittadini dei danni a negozi ed esercizi, d’accordo con il Comune di Milano".

Il bilancio dei danni
E' pesante e non ancora quantificato, ma parla di vetrine di negozi devastate, ingressi di banche completamente distrutti, decine di auto date alle fiamme o danneggiate, di una guerriglia che lascia ben evidente sui muri della città le frasi della protesta. A fine giornata sono cinque gli arresti per resistenza aggravata. Sono tutti italiani tra i 27 e 42 anni, tra loro due donne, tutti sono anche indagati per lesioni, lancio di cose pericolose  e oltraggio. 14 persone sono state denunciate dalle forze dell'ordine.

I pm indagano per il reato di devastazione
I reati contestati sono resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, getto pericoloso di cose e oltraggio. Ora, però, le indagini dal pm Piero Basilone e da Maurizio Romanelli, capo del pool antiterrorismo, dovranno accertare le responsabilità delle 'tute nere' che hanno messo a ferro e fuoco la città. Al momento, al vaglio degli inquirenti ci sono almeno una decina di altre posizioni. Il reato contestato potrebbe essere quello di devastazione che prevede pene comprese tra gli 8 anni e i 15 anni.

Sequestrate molotov, caschi e mazze
Tre molotov sono state trovate alle 7 del mattino davanti a un bar in via Trivulzio 14. A chiamare la polizia è stato il titolare dell'esercizio pubblico che ha notato un marsupio con all'interno bottiglie con stoppini bianchi e un liquido che all'apparenza sembra benzina. Ma la questura nella notte ha dovuto fare un inventario lunghissimo di tutto ciò che è stato sequestrato dopo il corteo e indosso ai manifestanti portati in questura.