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POLITICA

Milleproroghe

Scontro su concessioni autostrade. Di Maio: "Maggioranza compatta". Renzi: "Stop è caos normativo"

Bellanova: "Se si vuole discutere delle concessioni autostradali lo si faccia alla luce del sole, noi non ci tireremo indietro. Quel provvedimento è arrivato stanotte alle due: qual era l’urgenza per dover fare lavorare i tecnici di notte? Non stavamo mica dichiarando guerra a un altro Paese".​ Palenzona: "Governo non sa trovare soluzione e cerca scorciatoia"

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E' scontro sulle concessioni autostradali, norma contenuta nel decreto Milleproroghe. Mentre i grillini parlano di maggioranza compatta, Italia Viva chiede che venga presentato in Parlamento un disegno di legge.

"Sulla revoca della concessione vedo un governo finalmente compatto. Nel 2020 si procederà spediti, dovrà essere l'anno della giustizia per le vittime del Ponte Morandi". Così Luigi Di Maio in una intervista al Sole 24 Ore, rispondendo ad una domanda sul taglio degli indennizzi ai concessionari in caso di revoca, norma che ha attirato molte critiche sul governo, tra cui quella di Italia viva, che non l'ha votata. Norma che preluderebbe ad una revoca della concessione ad Autostrade per l'Italia. 

Successivamente, su Facebook, Luigi Di Maio è tornato a parlare della questione in un post. "Nei prossimi giorni - scrive - dovranno essere sciolti gli ultimi nodi in merito al Decreto Milleproroghe approvato ieri in cdm “salvo intese”. Ma intanto ho notato che qualcuno continua a lamentarsi della norma sulle concessioni autostradali entrata proprio nel Milleproroghe". "Che sia chiaro: bisogna avviare un percorso che ci porti alla revoca delle concessioni autostradali", chiarisce Di Maio. 

"Non dimentichiamoci che questa gente si è arricchita con i soldi dei cittadini, dimenticandosi però di fare manutenzione a ponti e strade. Per noi questa è una battaglia di civiltà, perché serve giustizia per le vittime del ponte Morandi. E chi si oppone a tutto questo di sicuro non fa il bene del Paese. Sono sicuro che anche in questa occasione il governo, con grande senso di responsabilità, darà dimostrazione di compattezza", dice.

Di Maio parla anche del governo e del futuro del Movimento 5 Stelle. "Ieri, in occasione della riunione con i facilitatori, è nato un gruppo di lavoro che sarà coordinato da Danilo Toninelli per attivare il percorso per gli stati generali che saranno a marzo. L'obiettivo è lavorare ad una nuova carta dei valori del movimento. Dopo aver messo in sicurezza il governo, e chiuso una manovra per tutelare i cittadini, adesso pensiamo al futuro del movimento 5 stelle".

Renzi: "Se qualcuno vuole revocare concessione ad Autostrade si presenti in Parlamento"
"Se qualcuno vuole revocare la concessione ad Autostrade per la vicenda del ponte Morandi si presenti in Parlamento con un disegno di legge. Il Parlamento è sovrano: si discuterà e la maggioranza deciderà. Ma utilizzare il Milleproroghe aprendo un potenziale caos normativo e facendo crollare la fiducia degli investitori esteri sull'Italia è roba da azzeccagarbugli di provincia". Matteo Renzi, leader di Italia viva, lo dice in un'intervista a Repubblica. "Torniamo all'Abc- prosegue Renzi- nel mille proroghe ci vanno le proroghe, non le brillanti intuizioni di qualche demagogo".

Bellanova: "No alle furbizie o Paese diventa inaffidabile"
Il ministro dell'Agricoltura Teresa Bellanova è critica sul tema delle concessioni autostradali e ha guidato l'offensiva di Iv in Consiglio dei ministri contro le misure introdotte nel decreto Milleproroghe. Per Bellanova, che ha rilasciato una intervista al corriere della Sera, il "Milleproroghe proroga. Non introduce nuove norme con effetto immediato, peraltro senza aver istruito un lavoro precedente di confronto e verifica all’interno della maggioranza sulla bontà dei provvedimenti. È un vizio che alcuni devono levarsi". Per Bellanova, inoltre, "non si cambiano le regole in corso d’opera, dando al mondo l’idea di un Paese totalmente inaffidabile, è un normale principio di civiltà giuridica. È già accaduto con Ilva ma qui, per come era stata concepita inizialmente la norma, di cui peraltro non conosciamo ancora il testo definitivo, l’effetto si sarebbe addirittura moltiplicato". Tra i motivi del dissenso anche il fatto che "non si possono approvare provvedimenti confusi che per essere inquadrati correttamente rimandano implicitamente ad altre norme che restano sullo sfondo e non vengono toccate, modificandone in modo rilevante solo gli effetti applicativi. Per il ministro di Iv, inoltre, "se si vuole discutere delle concessioni autostradali lo si faccia alla luce del sole, noi non ci tireremo indietro. Quel provvedimento è arrivato stanotte alle due: qual era l’urgenza per dover fare lavorare i tecnici di notte? Non stavamo mica dichiarando guerra a un altro Paese".

Palenzona (Aiscat): "Governo non sa trovare soluzione e cerca scorciatoia"
Il governo non è capace di trovare una soluzione e cerca una scorciatoia ma così distrugge un intero settore mi sembra veramente un salto nel buio, dannoso non tanto per le concessionarie, per le quali è comunque devastante ma soprattutto per il sistema paese". Lo ha dichiarato al Giornale Radio Rai il presidente dell'Aiscat, Fabrizio Palenzona. Il tema dell'intervista erano le novità del Milleproroghe sulle autostrade. "Se c'è una trattativa da fare con un concessionario si faccia", ha detto Palenzona, "ma siccome non si è capaci di trovare una soluzione, si cerca la scorciatoia della legge e si distrugge un settore. A mio parere un decreto del genere non reggerà ma farà solo guai per i concessionari e guai per il sistema italia, per la credibilità e per gli investitori internazionali e per migliaia di risparmiatori che hanno investito in borsa nelle società autostradali".

La revoca della concessione ad Aspi è possibile - ha detto Palenzona - "ma il tema è che non si vuole aspettare una decisione che accerti se ci sono le colpe. E' successo un fatto gravissimo, chi è colpevole deve essere perseguito ma finora non c'è la pistola fumante. Non facciamo che per punire i colpevoli si distruggono interi settori produttivi del paese, come in questo caso noi cercheremo di fare presente quale danno gravissimo che solo la pubblicazione del decreto provocherà nei mercati. Poi parleremo col parlamento che questo provvedimento non entri in vigore perché il danno sarebbe irreversibile non solo per i concessionari ma per gli investitori. io credo che - ha concluso Palenzona - se  si modificano le leggi con il milleproroghe che non c'entra niente con questo settore io mi domando chi verrà più a investire in italia". 

Aspi: se confermata norma concessioni, azioni a tutela
Il Cda di Autostrade per l'Italia ha preso in esame il testo della norma del Milleproroghe sulle concessioni autostradali e, "pur non potendo conoscere la versione definitiva delle disposizioni, ha ritenuto come già sottolineato da Aiscat che lo stesso presenti rilevanti profili di incostituzionalità e contrarietà a norme europee. Per tale ragione la società sta valutando ogni iniziativa volta a tutelare i diritti della stessa". Lo si legge in una nota di Aspi, il cui Cda ha inviato una comunicazione ai ministeri dei Trasporti e dell'economia e al Presidenza del Consiglio.