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Coronavirus

Pandemia e intolleranza

Minacce novax a medici e giornalisti. Il Viminale: "Libertà di manifestare ma no a intimidazioni"

Il caso della collega di Rainews24 Antonella Alba, poi il collaboratore di Repubblica e l'infettivologo Bassetti. Il ministro dell'Interno riunirà nei prossimi giorni il Centro di Coordinamento per le attività di monitoraggio, analisi e scambio di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti

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Episodi che si susseguono con una sempre maggiore frequenza. E che dopo il diluvio di prese di posizione di esponenti politici e rappresentanti della società civile suscitano la ferma reazione del governo. Nessuna tolleranza verso gli intolleranti, è la linea.  Il ministro dell'Interno riunirà nei prossimi giorni il Centro di Coordinamento per le attività di monitoraggio, analisi e scambio di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti.

La convocazione del ministro Lamorgese ha l'obiettivo di analizzare anche i recenti episodi di intolleranza e violenza che hanno colpito, tra gli altri, alcuni cronisti nel corso delle manifestazioni di protesta contro le misure anti-Covid assunte dal Governo. 

Libertà di manifestare ma no a violenze e minacce
"Il Viminale assicurerà come sempre la libertà di manifestare pacificamente nel rispetto delle regole ma non saranno ammessi atti di violenza e minacce - si legge in una nota -. E' grande l'impegno delle forze di Polizia che sono al lavoro quotidianamente per assicurare il controllo del territorio, l'ordine pubblico e l'attivita' investigativa per individuare chi si inserisce nelle manifestazioni di piazza con atti di violenza e di intolleranza".

Cronache di aggressioni e intimidazioni
Sabato sera è toccato alla nostra collega di Rainews24, Antonella Alba. Durante la manifestazione contro il green pass aveva posto alcune domande ricevendo una reazione estremamente aggressiva.



Oggi un giornalista di Repubblica e del gruppo Gedi, Francesco Giovannetti, e' stato aggredito e minacciato di morte da uno dei manifestanti del comparto scuola, che protestavano davanti al Ministero dell'Istruzione. L'uomo e' stato condotto dall'ambulanza presso l'ospedale Fatebenefratelli, sull'Isola Tiberina, per gli accertamenti di rito. L'aggressore e' stato invece portato in questura, dove e' stato identificato.

Non sono i primi e unici episodi di cronisti insultati e minacciati da quando e' iniziata la pandemia da Covid-19, e non sono certamente solo i giornalisti ad essere ne mirino dei no vax. Stessa sorte e' toccata in questi 18 mesi a molti scienziati e virologi, e proprio ieri sera Matteo Bassetti, l'infettivologo del San Martino, e' stato inseguito e minacciato da un uomo di 46 anni. L'aggressore, denunciato dalla polizia per minacce gravi, lo ha incontrato per strada e ha iniziato a inseguirlo riprendendolo col telefonino e urlandogli "Ci ucciderete tutti con questi vaccini e ve la faremo pagare". 




 Solidarieta' arriva da tutto il mondo politico
 "La giornalista Antonella Alba minacciata, il giornalista Francesco Giovannetti picchiato durante manifestazioni anti-Green Pass. L'infettivologo Bassetti minacciato sotto casa. Piena solidarieta' alle vittime di questi vergognosi episodi. Il sonno della ragione genera mostri", scrive su Twitter il presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli.



Condanna anche da parte del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Inca': "La mia ferma condanna verso gli episodi di violenza dei "No greenpass" nei confronti dei giornalisti e totale solidarieta' a Antonella Alba e Francesco Giovannetti, aggrediti brutalmente mentre svolgevano il loro lavoro. Questa violenza sta diventando un'inaccettabile costante".

Anche il presidente della Liguria e cofondatore di Coraggio Italia, Giovanni Toti, su Facebook scrive: "Solidarieta' all'amico Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive dell'Ospedale San Martino di Genova, che ancora una volta e' stato vittima di insulti e minacce. E' assurdo che un medico che da quasi due anni e' in prima linea nella lotta contro il virus sia oggetto di attacchi simili. Avanti a testa alta Matteo e grazie per il lavoro che ogni giorno svolgi con il tuo team al servizio dei vostri pazienti e dei liguri".