Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Minimun-Tax-Ocse-annuncia-accordo-globale-con-136-paesi-Mathias-Cormann-aliquota-al-15-per-cento-Paolo-Gentiloni-Ursula-von-der-Leyen-Valdis-Dombrovskis-1c0d7b87-6064-4ebb-9535-659417f84cdd.html | rainews/live/ | true
ECONOMIA

Tassazione minima al 15%

Ocse, accordo globale sulla Minimum Tax con 136 paesi

Mathias Cormann, segretario generale dell'Ocse, parla di "una grande vittoria per un multilateralismo efficace ed equilibrato". In vigore dal 2023

Condividi
di Tiziana Di Giovannandrea

L'Ocse ha annunciato che è stato raggiunto un accordo globale sulla Minimum Tax, per garantire che le grandi aziende paghino un'aliquota minima globale del 15%. Lo hanno sottoscritto 136 paesi. 

Mathias Cormann, segretario generale dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico, dando la notizia dell'accordo raggiunto sulla Minimum Tax ha rappresentato come così "Vince il  multilateralismo". "Questo renderà il nostro regime fiscale internazionale più equo e più efficace", ha sottolineato l'alto responsabile in un tweet, aggiungendo che si tratta di "una grande vittoria per un multilateralismo efficace e equilibrato".

"136 dei 140 membri dell'OCSE/G20 Inclusive Framework aderiscono all'accordo per riformare il nostro sistema fiscale internazionale per renderlo più equo e funzionare meglio in un'economia mondiale digitalizzata e globalizzata" ha scritto Mathias Cormann su Twitter.



Dal 2023, gettito oltre 125 miliardi di dollari
La Minimum Tax del 15% entrerà in vigore nel 2023 e ridistribuirà ai paesi di tutto il mondo oltre 125 miliardi di dollari, provenienti da circa 100 tra le più grandi multinazionali del mondo. L'obiettivo, spiega una nota Ocse, è far sì che queste società paghino la loro giusta quota di tasse indipendentemente dalle giurisdizioni in cui operano e realizzano un profitto. Il provvedimento verrà presentato alla riunione dei Ministri delle Finanze del G20 a Washington il 13 ottobre e nel corso del vertice dei leader del G20 che si terrà a Roma alla fine dello stesso mese.

Gentiloni: bene accordo, multilateralismo è tornato
"Storico accordo internazionale  sulla riforma fiscale globale - con i paesi dell'Ue uniti nel loro sostegno! L'equità dopo la pandemia. Il multilateralismo è tornato". Questo è quanto ha commentato Paolo Gentiloni, commissario europeo all'Economia su Twitter.

Von der Leyen: storico accordo su riforma fiscale globale
"Accolgo con favore l'accordo odierno sulla riforma fiscale globale. Questo è un momento storico. È un importante passo avanti per rendere più equo il nostro sistema fiscale globale". È stato il commento della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. "La Commissione Europea ha sostenuto con forza questo sforzo internazionale. Vorrei ringraziare il commissario Paolo Gentiloni e i suoi servizi per il loro instancabile lavoro al riguardo", ha aggiunto von der Leyen.

Dombrovskis: ottime notizie per tassazione globale
"Un momento storico per la tassazione globale! Aaccolgo con favore ottime notizie dall'Osce sull'accordo sulla minimum tax". È quanto ha scritto su Twitter Valdis Dombrovskis, commissario europeo per il Commercio. 

Biden: la Minimum Tax aiuterà lavoratori americani  
Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, ha elogiato l'accordo sulla Minimum Tax al 15%, una decisione che a suo avviso aiuterà le famiglie di lavoratori in America. "Per decenni i lavoratori e i contribuenti americani hanno pagato il prezzo di un sistema fiscale che premiava le multinazionali che trasferivano posti di lavori e profitti all'estero", ha detto il presidente, la cui amministrazione ha sostenuto la nuova tassa. "Questa corsa al ribasso ha danneggiato non solo i lavoratori americani ma ha messo anche molti dei nostri alleati in una posizione svantaggiosa" ha detto Biden.

"Il segretario Yellen e il resto della mia amministrazione - ha aggiunto - hanno riunito più di 130 paesi che rappresentano oltre il 90% del Pil mondiale per compiere un passo in direzione della fine di quella corsa al ribasso, per garantire che le società remunerative paghino la loro giusta quota e forniscano ai Governi le risorse da investire a favore dei loro lavoratori e delle loro economie".