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MONDO

Brooklyn Center

Minneapolis, ancora proteste, si dimettono l'agente che ha sparato e il capo della Polizia locale

Terza notte di proteste vicino Minneapolis, dopo l'uccisione del 20enne afroamericano Wright da parte di una agente di polizia.Sia lei che il capo del dipartimento di Brooklyn Center a cui apparteneva si sono intanto dimessi. La 48enne avrebbe sparato al giovane dopo un controllo stradale, scambiando la sua pistola d'ordinanza per un taser

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Minneapolis (AP Photo/John Minchillo)
Tensione nel corso della notte a Brooklyn Center, sobborgo alle porte di Minneapolis, per la terza notte di proteste provocate dall'uccisione del ventenne afroamericano Daunte Wright da parte di un'agente di polizia, con una folla di manifestanti davanti al dipartimento di polizia, che hanno anche lanciato pietre e bottiglie verso gli agenti che hanno risposto con spray al peperoncino per allontanare i manifestanti. Lanciato anche qualche gas lacrimogeno. La polizia con gli altoparlanti ha invitato la gente ad andare a casa, dichiarando l'assembramento illegale.

L'agente di polizia che domenica ha sparato, uccidendolo, il giovane afroamericano Daunte Wright durante un controllo stradale si è dimessa ieri in tarda serata, assieme al suo capo, Tim Gannon. Le doppie dimissioni, riportano i media Usa arrivano dopo le proteste, i tafferugli e i saccheggi a Brooklyn Center. Durante una conferenza stampa Gannon aveva detto ai giornalisti che Kim Potter, poliziotta esperta di 26 anni, aveva erroneamente estratto e usato la sua pistola di servizio invece del Taser, mentre cercava di impedire a Wright di fuggire.