ITALIA
I legali: "Valuteremo se ricorrere in Cassazione"
L'ex direttore del Tg1 MInzolini condannato in appello a 30 mesi
Il senatore di Forza Italia è stato condannato per peculato in relazione alle spese effettuate con la carta di credito della Rai
L'ex direttore del Tg1, oggi senatore di Forza Italia, Augusto Minzolini, è stato condannato a due anni e mezzo di reclusione per peculato in relazione all'utilizzo di una carta di credito che gli venne assegnata dalla Rai durante il suo mandato.
I legali: "Valuteremo se ricorrere in Cassazione"
"E' una sentenza che ci lascia interdetti", commentano gli avvocati Franco Coppi e Fabrizio Siggia. "Alla lettura delle motivazioni, valuteremo se ricorrere in Cassazione - hanno aggiunto i due penalisti -. Troviamo insuperabili il profilo dell'elemento soggettivo e i tempi di contestazione della Rai".
La vicenda giudiziaria
In primo grado, Minzolini era stato assolto perché il tribunale gli aveva riconosciuto la buona fede, considerati i rapporti con l'allora direttore generale Mauro Masi e tenuto conto della restituzione della somma oggetto di contestazione.
Davanti ai giudici di appello, gli avvocati Coppi e Siggia hanno spiegato come questa carta di credito aziendale fosse "un mezzo agevolato di pagamento per ottenere il rimborso di spese sostenute per motivi di lavoro legate al ruolo di direttore ricoperto in quel periodo da Minzolini".
"Allibito" e "attonito"
La reazione del senatore di Forza Italia su Twitter:
I legali: "Valuteremo se ricorrere in Cassazione"
"E' una sentenza che ci lascia interdetti", commentano gli avvocati Franco Coppi e Fabrizio Siggia. "Alla lettura delle motivazioni, valuteremo se ricorrere in Cassazione - hanno aggiunto i due penalisti -. Troviamo insuperabili il profilo dell'elemento soggettivo e i tempi di contestazione della Rai".
La vicenda giudiziaria
In primo grado, Minzolini era stato assolto perché il tribunale gli aveva riconosciuto la buona fede, considerati i rapporti con l'allora direttore generale Mauro Masi e tenuto conto della restituzione della somma oggetto di contestazione.
Davanti ai giudici di appello, gli avvocati Coppi e Siggia hanno spiegato come questa carta di credito aziendale fosse "un mezzo agevolato di pagamento per ottenere il rimborso di spese sostenute per motivi di lavoro legate al ruolo di direttore ricoperto in quel periodo da Minzolini".
"Allibito" e "attonito"
La reazione del senatore di Forza Italia su Twitter:
Sono allibito,attonito.Assolto da corte dei conti,in primo grado e da giudice lavoro,condannato a2,6anni in appello. Dov'è certezza diritto?
— Augusto Minzolini (@AugustoMinzolin) 27 Ottobre 2014