SCIENZA
Spazio
Misteriosi punti luminosi su Cerere, la Nasa cerca di risolvere il giallo
Secondo l'agenzia spaziale americana le aree brillanti fotografate dalla sonda Dawn sulla superficie del pianeta nano potrebbero essere riflessi di ghiaccio o sale: "Una caratteristica sorprendente e unica nel Sistema solare"
I misteriosi punti brillanti individuati sulla superficie del pianeta nano Cerere potrebbero essere riflessi di ghiaccio o sale. Questa la spiegazione ritenuta più probabile dagli esperti della Nasa, che stanno studiando le immagini inviate dalla sonda Dawn. Si tratta, hanno detto, di una "caratteristica sorprendente e unica nel Sistema solare".
In orbita dal 6 marzo
Dawn si sta rapidamente avvicinando a Cerere, che si trova nella fascia degli asteroidi fra Marte e Giove. Entrerà nella sua orbita venerdì 6 marzo alle 13.20 ora italiana. Da lì nei prossimi mesi ci invierà immagini con un livello di dettaglio senza precedenti di questo mondo lontano dal diametro di mille chilometri, un vero e proprio fossile risalente alle origini del Sistema Solare.
Le ipotesi della Nasa
I punti luminosi di Cerere ''sono estremamente sorprendenti e rappresentano una caratteristica unica in tutto il Sistema solare'', ha affermato Carol Raymond, fra i responsabili scientifici della missione. La macchia luminosa maggiore è grande il doppio rispetto a quella minore. Entrambe potrebbero essere ''generate da materiali ultra-riflettenti come sali o ghiaccio esposto''. Forse, ha ipotizzato, potrebbero essere legate all'emissione di vapore acqueo notata in passato dal telescopio Herschel dell'Agenzia spaziale europea (Esa), ma la loro vera natura resta ancora tutta da chiarire. Per il momento si esclude che si tratti di un fenomeno di vulcanismo, perché questi punti non sembrano essere collocati in cima ad una montagna o ad un picco.
Per una risposta bisognerà attendere
Il mistero è destinato a rimanere fitto ancora per parecchie settimane perché Dawn presto passerà alle spalle di Cerere, rimanendo in corrispondenza del suo lato in ombra. Ad aprile riemergerà e potrà inviare a Terra nuovi preziose foto e molti dati scientifici.
In orbita dal 6 marzo
Dawn si sta rapidamente avvicinando a Cerere, che si trova nella fascia degli asteroidi fra Marte e Giove. Entrerà nella sua orbita venerdì 6 marzo alle 13.20 ora italiana. Da lì nei prossimi mesi ci invierà immagini con un livello di dettaglio senza precedenti di questo mondo lontano dal diametro di mille chilometri, un vero e proprio fossile risalente alle origini del Sistema Solare.
Le ipotesi della Nasa
I punti luminosi di Cerere ''sono estremamente sorprendenti e rappresentano una caratteristica unica in tutto il Sistema solare'', ha affermato Carol Raymond, fra i responsabili scientifici della missione. La macchia luminosa maggiore è grande il doppio rispetto a quella minore. Entrambe potrebbero essere ''generate da materiali ultra-riflettenti come sali o ghiaccio esposto''. Forse, ha ipotizzato, potrebbero essere legate all'emissione di vapore acqueo notata in passato dal telescopio Herschel dell'Agenzia spaziale europea (Esa), ma la loro vera natura resta ancora tutta da chiarire. Per il momento si esclude che si tratti di un fenomeno di vulcanismo, perché questi punti non sembrano essere collocati in cima ad una montagna o ad un picco.
Per una risposta bisognerà attendere
Il mistero è destinato a rimanere fitto ancora per parecchie settimane perché Dawn presto passerà alle spalle di Cerere, rimanendo in corrispondenza del suo lato in ombra. Ad aprile riemergerà e potrà inviare a Terra nuovi preziose foto e molti dati scientifici.