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TECH

I temi del congresso di Barcellona edizione 2019

​Mobile World Congress. Tra smartphone pieghevoli, gadget e grandi alleanze per il 5G

Appuntamento annuale dei big delle telecomunicazioni mondiali: si fa il punto sul 5G -  le reti ultraveloci del futuro - e le sue ricadute, dai cinesi alle opportunità per le aziende americane ed europee che cercano un ruolo da protagonisti. Si muovono anche Authority e operatori mobili, mentre tra Barcellona e L'Aquila parte la prima telefonata con uno smartphone collegato in 5G

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di Celia Guimaraes
Non solo gadget a Barcellona. Il Mobile WorId Congress resta l’appuntamento annuale dei big delle telecomunicazioni mondiali. E quest’anno più che mai si parla di 5G -  le reti ultraveloci del futuro - e suoi derivati: dai cinesi con il  “caso Huawei” alle opportunità per le aziende americane ed europee che, grazie al 5G, puntano ad avere un ruolo da protagonisti nel mondo digitale dove tutti gli oggetti saranno connessi.

Alleanze strategiche
Si muovono anche  regolatori e operatori mobili, dopo le aste per le frequenze del  5G (in Italia hanno superato i 6,5 miliardi di euro) interessati a stringere alleanze per investire insieme e condividere reti e spettro. Va proprio in questa direzione l’intesa Vodafone Italia e Telecom Italia per condividere gli investimenti nella rete di nuova generazione, anche mobile, annunciata a ridosso dell’apertura del Mwc.

Un accordo saggio, secondo le dichiarazioni alla stampa del  commissario Agcom Antonio Nicita, che serve ad  "incoraggiare forme di network sharing e condivisione degli investimenti', su cui però si dovranno esprimere  Agcom e Antitrust.





Fornitori al varco
Pronti a cogliere l’occasione anche i fornitori di infrastruttura come Ericsson in Italia, che giudica positivamente l'accordo annunciato da Tim e Vodafone sulla condivisione degli investimenti. In un'intervista al Sole 24 Ore, Federico Rigoni, amministratore delegato in Italia del gruppo svedese afferma che nella seconda metà dell'anno si cominceranno a vedere gli esiti delle gare. Ma, osserva Rigoni, bisogna vedere  “come monetizzare il 5G” perché “dopo che gli operatori hanno speso 6,5 miliardi di euro per le frequenze, dopo gli investimenti importanti che si faranno per costruire la rete,bisogna tirarci fuori dei soldi. Secondo noi non si può più procedere con tariffe flat dove c'è dentro tutto'.

La Cina e l'Europa
Sullo sfondo resta il caso Huawei, colosso cinese delle telecomunicazioni molto impegnato nello sviluppo delle infrastrutture per le connessioni 5G ma molto osteggiato dal presidente americano Donald Trump. E di questo ha parlato a Barcellona il Ceo di  Vodafone Nick Read:  gli Usa dovrebbero condividere le informazioni con le autorità europee.

Altro gigante asiatico impegnato nel 5G è Zte, che da Barcellona annuncia la nascita del team di cyber security a L’Aquila, città dove è impegnata con OpenFiber e Wind Tre per la creazione delle infrastrutture della rete di nuova generazione.

Un team di meno di dieci persone, altamente specializzate e pronte a rispondere a ogni domanda dal governo italiano sulla sicurezza delle reti 5G, spiega Hu Kun, presidente di Zte per l'Europa Occidentale. Tuttavia, sottolinea Kun, dal governo italiano "non è venuta ancora alcuna richiesta formale" di affrontare i temi della sicurezza e riservatezza delle reti dopo l'allarme lanciato dagli Stati Uniti sulla affidabilità della tecnologia cinese. Quanto ai tempi per il 5G disponibile a consumatori e imprese,  Kun afferma: "Noi siamo pronti, dipende dal governo".

Sperimentazione a L'Aquila
Il futuro del 5G apre scenari  del tutto nuovi, come spiega Hu Kun:  “Un impiego che posso immaginare è quello per il monitoraggio sismico che stiamo già spertimetando a L'Aquila. Ovviamente non siamo in grado di anticipare un terremoto, ma il 5G è in grado di reagire con una velocità superiore a quella umana. Immaginate un sistema che, nello stesso istante in cui si verifica una scossa importante, interrompe l'erogazione del gas, dell'acqua e dell'energia elettrica e apre tutte le uscite di sicurezza in meno di un microsecondo".

Zte - insieme a Wind Tre e Open Fiber - ha fatto a Barcellona  una demo del 5G con una videochiamata da Barcellona a L'Aquila, nel corso del Mobile World Congress. Hanno usato due smartphone Zte Axon 10 Pro 5G con chip prodotti dell'americana Qualcomm. Sarà sul mercato - in Europa e in Cina – a metà 2019. Ma non ancora in Italia.