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Mondiali 2018: al via gli spareggi, in campo Croazia e Svizzera

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Inizia stasera il rettilineo finale verso Russia 2018.

Ancora nove i posti in palio per i Mondiali, con l'Africa che si appresta a giocare le ultime due giornate delle qualificazioni per conoscere le altre tre nazionali che si aggiungeranno a Nigeria ed Egitto, mentre fra venerdì e mercoledì altri due pass verranno assegnati negli spareggi intercontinentali che metteranno di fronte Honduras e Australia da un lato e Perù e Nuova Zelanda dall'altro. Ma l'attesa maggiore non può che essere per i nomi delle ultime 4 squadre europee che usciranno dai play-off al via oggi.

Si parte con le gare di andata fra Irlanda del Nord e Svizzera e fra Croazia e Grecia. Al Windsor Park di Belfast gli uomini di Michael O'Neill proveranno a costruirsi la qualificazione davanti a una Svizzera finita agli spareggi nonostante nove vittorie su dieci partite: fatale la sconfitta col Portogallo all'ultima giornata e la differenza reti a favore di Ronaldo e soci. A Zagabria andrà invece in scena il primo round fra Croazia e Grecia. I padroni di casa devono rinunciare al viola Badelj ma sperano di recuperare Mandzukic, non al meglio, mentre gli ellenici devono fare a meno dello squalificato Manolas e hanno sia Torosidis che Papastathopoulos acciaccati. A far paura alla Grecia il record della Croazia negli spareggi: 4 successi su 4 e qualificazione ai Mondiali del '98 e del 2014 e agli Europei del 2004 e del 2012. Eppure anche gli ellenici possono dire la loro a riguardo visto che in Sudafrica e in Brasile ci sono arrivati sempre via play-off, prima battendo l'Ucraina e poi a spese della Romania.

Domani tocca a Svezia-Italia, sabato invece l'ultimo spareggio in programma fra Danimarca e Irlanda, forse la sfida più equilibrata delle quattro. Eriksen e compagni, finiti nelle qualificazioni alle spalle della Polonia, sperano nel sostegno del pubblico di Copenhagen (solo una sconfitta nelle ultime otto gare casalinghe) per provare a dare una spallata ai Verdi e tornare a giocare un Mondiale dopo l'assenza del 2014 ma l'attesa degli irlandesi (nel 2002 l'ultima apparizione) è ancora più lunga e la bolgia di Dublino potrebbe dare loro la spinta decisiva se i giochi resteranno aperti.