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ITALIA

Ferrari, Montezemolo lascia: finisce un'epoca

Montezemolo e Marchionne in conferenza stampa: pacche sulle spalle e quel "siamo pari"

Luca Cordero di Montezemolo lascia, dopo 23 anni, la Ferrari in vista della collocazione in Borsa a Wall Street. Al suo posto, dal 13 ottobre, Sergio Marchionne, l'amministratore delegato del gruppo che controlla il Cavallino Rampante, Fiat Chrysler Automobiles. Netto Marchionne sull'ipotesi di una integrazione con Ferrari: "Nessuna intezione"

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Marchionne e Montezemolo
"Con Sergio ci siamo parlati molto questo week end. Per me è una giornata importantissima: la Ferrari, insieme alla mia famiglia, è la cosa più importante della mia vita". Parla così Luca Cordero di Montezemolo durante la conferenza stampa che sancisce il suo addio dal gruppo dopo 23 anni.

"Siamo pari"
Poi interviene l'amministratore delegato Fca Sergio Marchionne: "Non c'è la minima intenzione di integrare Ferrari in Fiat-Chrysler, bisogna proteggere l'integrità della Ferrari". E non poteva mancare l'accenno ai dissapori tra i due manager nel corso dello scorso week end: "L'amicizia tra me e Luca continua, non è stata impattata dal polverone del week end, abbiamo fatto appena colazione insieme". La puntualizzazione dopo la rottura ai vertici di Maranello culminata con l'affermazione del manager italo-canadese, che dal Forum di Cernobbio aveva detto: "Nessuno è indispensabile", dopo aver criticato la mancanza di vittorie della Scuderia del Cavallino. 

L'annuncio dell'addio in un comunicato stampa
L'annuncio del cambio alla presidenza di Ferrari era arrivato con un comunicato di Fiat Chrysler al quale era seguita la nota ufficiale di Ferrari. Il passaggio di consegne avverrà formalmente il 13 ottobre, data della probabile quotazione del gruppo automobilistico a Wall Street. 

"Per me la Ferrari è molto legata al territorio"
"Per me la Ferrari deve essere un'azienda molto legata al territorio, a Maranello; nell'azienda ci sono uomini bravissimi - sottolinea Montezemolo - Ci sono tutte le premesse per un rilancio di un nuovo ciclo in Formula Uno: quest'anno è stato un anno molto brutto perché abbiamo trascurato la difficoltà di questo sistema nuovo del motore: questo penso sia il vero problema che ci ha portato così lontano dalla vittoria".

L'azienda economicamente sta bene, è in stato di salute ottimo: "Sono contento di lasciare l'azienda in queste condizioni, sono contento di avere un po' meno stress: mia moglie si chiede perché nel week end sono sempre intrattabile".

"E' un giorno importante"
"E' un giorno importante perché dopo 23 anni passati molto in fretta oggi rassegno le dimissioni dalla Ferrari: e le rassegno perché obiettivamente credo che sia finita un'epoca, un ciclo molto importante dell'azienda e grazie ai risultati, alla formula della Ferrari stessa, si apre un altro ciclo che spero penso e auguro che possa essere ancora più importante".

"Siamo in una fase nuova"
"Avevo pensato di chiudere il mio rapporto con Ferrari alla fine dell'anno prossimo ma siamo in una fase nuova ed è giusto che una fase nuova venga aperta dall'ad dell'intero gruppo e quindi proprio a dimostrazione che questa è una vera squadra, un gruppo lanciato verso il futuro", spiega Montezemolo.

"Il traguardo del prossimo ottobre è epocale: da quando abbiamo iniziato il nostro lavoro nel '91 la Ferrari è cambiata molto: ricordo Amedeo Felisa che è da anni amministratore delegato, Piero Ferrari, Mario Mairano".

"Quando si lascia un'azienda dopo tanti anni i ringraziamenti sembrano formali ma in tutti questi anni siamo cresciuti moltissimo: ad ottobre festeggeremo i 60 anni della Ferrari negli Stati Uniti dove vendiamo moltissimo". 

Quel grazie ai giornalisti
Poi Montezemolo, prima di lasciare la sala, ringrazia i giornalisti: "Ringrazio anche voi, qualche volta avete scritto 'cazzate' ma vi ringrazio: capita a poche persone nella propria vita di essere a capo di un gruppo come la Ferrari".

A Montezemolo liquidazione di 27 milioni
Dopo l'addio alla Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo percepirà in totale 27 milioni di euro. In una nota, Fiat spiega che il presidente uscente percepirà l'indennità di fine mandato attribuitagli sin dal 2003 (già descritta nella Relazione sulla Remunerazione pubblicata dalla Società) che è pari a cinque volte la componente fissa della remunerazione annua di Euro 2.742.000 e quindi in totale a 13.710.000 euro, pagabile nell'arco di vent'anni.