ITALIA
In Senato un minuto di silenzio per ricordare la ragazza
Morta sul lavoro, la titolare dell'azienda: "Dolore e impegno per il bimbo di Luana"
"Non mi sottrarrò ai miei doveri né al confronto nelle sedi appropriate anche per capire come possa essere avvenuto questo dramma" ha detto Luana Coppini, titolare dell'azienda dove è morta la giovane Luana D'Orazio. La procura ha aperto un'inchiesta

"Il dramma che stiamo vivendo ci colpisce profondamente e di fronte a tutto questo è difficile trovare le parole, ma voglio far sapere che intendo esprimere il mio dolore attraverso l'impegno per la famiglia di Luana ed il suo piccolo. Impegno che voglio tradurre in atti concreti da subito in ogni contesto e sede. Non mi sottrarrò ai miei doveri né al confronto nelle sedi appropriate anche per capire come possa essere avvenuto questo dramma". Così Luana Coppini,titolare dell'azienda dove è morta Luana D'Orazio. "Alle macchine lavoro anch'io", mio figlio e mio marito": è quindi "la solidarietà anche di una compagna di lavoro".
"Fino ad ora non ho detto nulla - aggiunge Coppini - perché di fronte ad un dramma come questo,non si può che restare senza parole, in silenzio. Ora e qui voglio esprimere solo il mio dolore assieme ai miei familiari e a tutti coloro che con me lavorano in azienda".
Per la morte della giovane Luana D'Orazio, 22 anni, stritolata dal macchinario tessile dell'azienda dove lavorava, la procura di Prato ha aperto un'inchiesta. Al lavoro anche il dipartimento di prevenzione e sicurezza sul lavoro dell'Asl Toscana Centro, che sta indagando per ricostruire le dinamiche dell'incidente avvenuto lunedì scorso nella fabbrica di ordito di Oste a Montemurlo. L'obiettivo è capire se all'origine dell'incidente ci sia stato un malfunzionamento dell'orditoio, il macchinario a due rulli utilizzato per comporre i tessuti, o una negligenza umana.
La procura ha aperto un'inchiesta: due persone indagate
"Siamo al lavoro per capire se e cosa non abbia funzionato nel macchinario, compresa la fotocellula di sicurezza", ha spiegato Giuseppe Nicolosi, procuratore capo di Prato che coordina l'indagine. Durante il primo sopralluogo gli investigatori hanno notato che la griglia di sicurezza che doveva proteggere il lavoratore era stata rimossa. L'altro punto riguarda la fotocellula di sicurezza del macchinario che sarebbe dovuta entrare in azione nel momento dell'aggancio di Luana, bloccando il movimento dei rulli che invece l'hanno stritolata in pochi secondi. Nella fabbrica sono stati sequestrati due orditoi: quello dell'incidente e un secondo modello identico per effettuare dei confronti tecnici. Intanto nelle prossime ore sara' effettuata l'autopsia sul corpo della giovane lavoratrice.
Consulenza tecnica su orditoio
Spetterà ad una consulenza tecnica chiesta dalla Procura della Repubblica di Prato il compito di cercare di fare chiarezza sulla morte di Luana D'Orazio. Nello specifico si cercherà di spiegare perché - come sembrerebbe - fosse alzata la griglia protettiva che doveva mettere in sicurezza chi come Luana lavorava all'orditoio. Il macchinario è stato posto sotto sequestro già nel corso dei primi rilievi effettuati dagli inquirenti, così come sotto sequestro è stato messo un secondo orditoio uguale a quello dove si è verificato l'incidente. Per la morte dell'operaia pratese sono stati iscritti nel registro degli indagati la titolare dell'azienda e l'addetto alla manutenzione del macchinario.
Gli iscritti nel registro degli indagati
Al momento sono iscritti nel registro degli indagati due persone: la titolare dell'azienda, Luana Coppini, 58 anni, e Mario Cusimano, 59 anni addetto alla manutenzione del macchinario. Nei loro confronti la Procura di Prato ipotizza l'omicidio colposo e la rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro.
In Senato un minuto di silenzio per ricordare la ragazza
L'Aula del Senato ha osservato un minuto di silenzio in memoria di Luana D'Orazio, la giovane deceduta sul lavoro nei giorni scorsi in Toscana, e "per sottolineare l'impegno del Parlamento oggi e sempre per la tutela della sicurezza e della dignita' del lavoro", ha affermato la vice presidente di turno, Anna Rossomando. La senatrice del Pd Valeria Fedeli ha invitato la presidenza ad "attivare il provvedimento per la costituzione della Commissione sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, già incardinato da più di anno".
"Fino ad ora non ho detto nulla - aggiunge Coppini - perché di fronte ad un dramma come questo,non si può che restare senza parole, in silenzio. Ora e qui voglio esprimere solo il mio dolore assieme ai miei familiari e a tutti coloro che con me lavorano in azienda".
Per la morte della giovane Luana D'Orazio, 22 anni, stritolata dal macchinario tessile dell'azienda dove lavorava, la procura di Prato ha aperto un'inchiesta. Al lavoro anche il dipartimento di prevenzione e sicurezza sul lavoro dell'Asl Toscana Centro, che sta indagando per ricostruire le dinamiche dell'incidente avvenuto lunedì scorso nella fabbrica di ordito di Oste a Montemurlo. L'obiettivo è capire se all'origine dell'incidente ci sia stato un malfunzionamento dell'orditoio, il macchinario a due rulli utilizzato per comporre i tessuti, o una negligenza umana.
La procura ha aperto un'inchiesta: due persone indagate
"Siamo al lavoro per capire se e cosa non abbia funzionato nel macchinario, compresa la fotocellula di sicurezza", ha spiegato Giuseppe Nicolosi, procuratore capo di Prato che coordina l'indagine. Durante il primo sopralluogo gli investigatori hanno notato che la griglia di sicurezza che doveva proteggere il lavoratore era stata rimossa. L'altro punto riguarda la fotocellula di sicurezza del macchinario che sarebbe dovuta entrare in azione nel momento dell'aggancio di Luana, bloccando il movimento dei rulli che invece l'hanno stritolata in pochi secondi. Nella fabbrica sono stati sequestrati due orditoi: quello dell'incidente e un secondo modello identico per effettuare dei confronti tecnici. Intanto nelle prossime ore sara' effettuata l'autopsia sul corpo della giovane lavoratrice.
Consulenza tecnica su orditoio
Spetterà ad una consulenza tecnica chiesta dalla Procura della Repubblica di Prato il compito di cercare di fare chiarezza sulla morte di Luana D'Orazio. Nello specifico si cercherà di spiegare perché - come sembrerebbe - fosse alzata la griglia protettiva che doveva mettere in sicurezza chi come Luana lavorava all'orditoio. Il macchinario è stato posto sotto sequestro già nel corso dei primi rilievi effettuati dagli inquirenti, così come sotto sequestro è stato messo un secondo orditoio uguale a quello dove si è verificato l'incidente. Per la morte dell'operaia pratese sono stati iscritti nel registro degli indagati la titolare dell'azienda e l'addetto alla manutenzione del macchinario.
Gli iscritti nel registro degli indagati
Al momento sono iscritti nel registro degli indagati due persone: la titolare dell'azienda, Luana Coppini, 58 anni, e Mario Cusimano, 59 anni addetto alla manutenzione del macchinario. Nei loro confronti la Procura di Prato ipotizza l'omicidio colposo e la rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro.
In Senato un minuto di silenzio per ricordare la ragazza
L'Aula del Senato ha osservato un minuto di silenzio in memoria di Luana D'Orazio, la giovane deceduta sul lavoro nei giorni scorsi in Toscana, e "per sottolineare l'impegno del Parlamento oggi e sempre per la tutela della sicurezza e della dignita' del lavoro", ha affermato la vice presidente di turno, Anna Rossomando. La senatrice del Pd Valeria Fedeli ha invitato la presidenza ad "attivare il provvedimento per la costituzione della Commissione sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, già incardinato da più di anno".