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MONDO

Due esplosioni a Sinferopoli

Usa, la Russia controlla la Crimea. Kiev richiama i riservisti

Lo riporta la BBC: due esplosioni nella capitale della Crimea. Il premier ucraino Arseni Iatseniuk: "Siamo sull'orlo del disastro". Militari ucraini e russi si fronteggiano, oltre che alla base di Perevalnoe, a 25 chilometri da Simferopoli, anche in quella della marina ucraina di Feodosia, sempre in Crimea. Usa: la Russia ha il controllo della Crimea

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Uomini in uniforme militare in Crimea
Simferopoli
A cavallo della mezzanotte - riporta la BBC - a Sinferopoli, la capitale della Crimea, si sono sentite due esplosioni. Sarebbero avvenute in via Elevatornaya, dove si trova un'unità di guerra elettronica. Per ora non ci sono altri dettagli nè conferme. Il sito di Ukrainska Pravda, sostiene che militari russi avrebbero fatto
esplodere granate assordanti, nella tarda serata di domenica, prendendo possesso della base militare ucraina presso
l'aeroporto di Belbek, incluso un deposito di munizioni.

Mosca pronta alla guerra
La Russia è pronta alla guerra. Putin può usare l'esercito in Ucraina, se l'è fatto approvare dal Senato e ora gioca la carta negoziale: manovre sospese, monitora la situazione. Gli Usa intanto avvertono: Mosca ha il controllo della Crimea. Secondo Kiev ci sarebbero 15 mila soldati russi.

Usa: Crimea in mano alla Russia
La Crimea è ormai sotto il controllo della russa, ha detto un funzionario dell'amministrazione americana. Intanto il premier britannico David Cameron si schiera con il presidente Obama: un intervento russo costerà caro.

E se Putin è deteriminato a "non lasciare sola" la popolazione russofona e russofila della Crimea, il Consiglio per i Diritti Umani della Russia si oppone all'intervento armato con un documento in cui dichiara che "l'uso di una forza militare esterna, viola la sovranità di uno stato vicino e contraddice le obbligazioni internazionali cui la Russia è vincolata, ed è inappropriata". Spesso, in passato, Putin ha ignorato le posizioni del Consiglio e si suppone che anche questa volta possa succedere lo stesso.

Comandante Marina Ucraina si schiera con la Russia
Intanto il comandante della Marina ucraina, Denis Berezovsky, nominato sabato dal presidente ucraino a interim Oleksandr Turchynov, ha deciso di schierarsi con Mosca e ha giurato fedeltà alle autorità filo-russe della Crimea. Su di lui, immediatamente rimosso, è stata aperta un'inchiesta per alto tradimento. Al suo posto è stato nominato capo di Stato maggiore della Marina militare ucraina l'ammiraglio Serghii Haiduk.

Kiev richiama i riservisti
Dal canto suo, l'Ucraina, questa mattina ha richiamato i riservisti dell'esercito e ha convocato d'urgenza il Parlamento. La mobilitazione sarebbe finalizzata a garantire la sicurezza e l'integrità territoriale dell'Ucraina. Il premier ucraino Arseni Iatseniuk ha affermato che Russia ha dichiarato guerra al Paese e che la Nazione è sull'orlo del disastro. A rincarare la dose il ministro della Difesa Igor Teniukh che ha denunciato che "nella notte sono atterrati in Crimea altri sette aerei militari russi per il trasporto delle truppe e 11 elicotteri".

Faccia a faccia militari russi e ucraini
Il quartier generale della Guardia di frontiera ucraina a Simferopol è stato attaccato prima solo da civili con giubbotto anti proiettile e caschi poi anche da militari russi. L'edificio è finito sotto controllo di "uomini armati non identificati', rende noto l'agenzia ucraina Unian. Militari ucraini e russi si fronteggiano, oltre che alla base di Perevalnoe, a 25 chilometri da Simferopol, anche in quella della marina ucraina di Feodosia, sempre in Crimea.

Ucraina chiede invio osservatori a centrali atomiche
Il Parlamento ucraino ha, inoltre, chiesto l'invio di osservatori internazionali per proteggere le sue centrali nucleari. La Rada suprema - spiegano fonti parlamentari -  ha anche lanciato una richiesta di assistenza alle potenze firmatarie del trattato nucleare del 1994 che garantisce la sicurezza ucraina, tra cui Stati Uniti, Gran Bretagna e Russia. 

L'escalation in Crimea
La Crimea, donata da Nikita Krushev all'Ucraina, ha scatenato la crisi. Russofona e filorussa ha visto un'escalation di proteste contro il nuovo governo di Kiev e il rovesciamento di Yanukovich. Prima le manifestazioni, poi l'irruzione negli uffici del Parlamento, un "premier  della Crimea, Sergiy Aksyonov, le milizie filorusse nelle strade, due aeroporti chiusi. Venerdì sera l'impennata: Kiev denuncia la presenza di 2.000 paracadutisti russi arrivati su 13 aerei militari. Poi sabato, il ministro della Difesa denuncia l'invio di altri 6.000 soldati. Da Mosca nessuna conferma ufficiale mentre il "premier" filorusso della Crimea annuncia, che a "proteggere" i principali edifici nella Penisola, sono arrivati i militari russi della flotta sul Mar Nero; intanto sulle corse sono state avvistate navi da guerra russe.