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MONDO

In videoconferenza alla Camera

Moscovici: "Ok a Italia poggia su impegno per le riforme, ma occorre rispettare calendario"

Sulla Grecia, ha detto il commissario europeo agli Affari economici, "le decisioni prese dall'Eurogruppo sono equilibrate, occorre che le proposte di riforma si traducano in proposte legislative"

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L'Italia ha evitato una procedura europea per deficit eccessivo, perché pur sforando il parametro sul debito, a Bruxelles è stata presa "la decisione politica" di tener conto di tutti i fattori rilevanti mitiganti. Tra questi anche le riforme strutturali avviate. E "se non venisse rispettato il calendario delle riforme, questo sarà considerato un fattore negativo" nei futuri giudizi. A lanciare l'avvertimento è stato il commissario europeo agli Affari economici Pierre Moscovici, durante un'audizione in videoconferenza alle commissioni Affari Ue e Esteri del Senato.

"A prima vista l'Italia non ha soddisfatto il criterio debito" previsto dal nuovo Patto di Stabilità e di crescita. "Ma abbiamo analizzato i fattori rilevanti" e si è concluso di non aprire la procedura. "Conclusioni che sono state appena confermate dall'Ecofin". È stata "una decisione politica", ha rivendicato Moscovici, forse in riferimento alle passate polemiche anche del premier Matteo Renzi sulle decisioni prese dai "burocrati" dell'Ue.

Sulla Grecia, spiega Moscovici, "le decisioni prese dall'Eurogruppo sono equilibrate, occorre che le proposte di riforma si traducano in proposte legislative e in atti legislativi e per questo c'è bisogno di lavorare sul piano politico e tecnico per scambiare informazioni qui a Bruxelles come ad Atene". Per Moscovici va bene non ricorrere al termine Troika, "lo comprendo" ma è inevitabile "accettare il lavoro e la sorveglianza delle istituzioni" cioè Commissione, Bce e Fmi.