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ECONOMIA

Spese per il sisma fuori da manovra aggiuntiva

Conti pubblici, Moscovici: da Italia ci aspettiamo risposta precisa. Padoan: risponderemo in tempo

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Sui conti pubblici italiani la Commissione si aspetta "una risposta precisa a una lettera che era estremamente precisa", ha detto il commissario europeo per gli Affari economici, Pierre Moscovici, al suo arrivo in Consiglio Ue per i lavori dell'Eurogruppo. Riferendosi alla lettera firmata da lui stesso e dal commissario per l'Euro, Valdis Dombrovskis, inviata la scorsa settimana al ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, Moscovici ha ricordato che "c'è la lettera, e ci sono le cifre". In particolare, secondo le previsioni della Commissione è necessario un consolidamento pari allo 0,2% del Pil nel 2017 per poter rispettare l'obiettivo di riduzione del debito pubblico. Moscovici ha ribadito l'esistenza di contatti "positivi e costruttivi" tra Bruxelles e Roma.

"L'Italia - ha sottolineato - è il paese che ha maggiormente beneficiato della flessibilità: l'ha avuta per gli investimenti, le riforme, i rifugiati e il terremoto. E' chiaro - ha aggiunto - che nelle spese che abbiamo già integrato per il terremoto ci sono elementi straordinari ed elementi strutturali, come le spese per migliorare la prevenzione, il consolidamento per rimediare ai danni". 

"La risposta alla Commissione europea arriverà in tempo, in base alla richiesta della Commissione europea". Così Pier Carlo Padoan, ministro dell'Economia, ha risposto entrando all'Eurogruppo a chi gli chiedeva quando arriverà la risposta italiana alla richiesta di aggiustamento dei conti pubblici arrivata da Bruxelles

Sul modo in cui la Commissione tratta le spese per il terremoto, ha detto Moscovici, "non c'è nulla di nuovo". L'Italia, ha ricordato, "ha già beneficiato di flessibilità sui conti pubblici per investimenti, riforme strutturali, rifugiati, dato che è un paese in prima linea su questo, per i terremoti: è chiaro che tutto questo è già integrato nella discussione con l'Italia". Per quanto concerne le spese per i danni dei terremoti "ci sono elementi una tantum (cioé le spese legate alla stretta emergenza - ndr) ed elementi strutturali nella misura in cui deve essere fatta della prevenzione con l'obiettivo di limitare i danni dei terremoti, qui non c'è nulla di nuovo e non ha senso speculare".

La Commissione europea, ha aggiunto il responsabile degli affari economici, ha già mostrato di essere flessibile e continuerà a esserlo, ma in ogni caso la questione degli elementi congiunturali e degli elementi strutturali delle spese per i terremoti non è nella discussione" relativa alla richiesta di una manovra aggiuntiva strutturale nel 207 pari allo 0,2% del pil.

Moscovici ha concluso dichiarandosi ottimista sulle conclusioni del "dialogo" in corso con Padoan: il ministro italiano "vuole trovare soluzioni con noi, non dobbiamo essere preoccupati, troveremo una soluzione con l'Italia, che è un paese importante della zona euro, abbiamo bisogno dell'Italia nella zona euro".