Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Mose-finite-le-proteste-Ripreso-il-consiglio-comunale-7eb6c8bd-5120-46fb-ab0f-bb25e13d953d.html | rainews/live/ | true
ITALIA

L'inchiesta

Mose, Consiglio comunale incandescente: "Orsoni, dimettiti"

Consiglio temporaneamente sospeso per le contestazioni dei cittadini mentre il vicesindaco difendeva Orsoni dalle accuse. Intanto il M5S chiede le dimissioni irrevocabili del primo cittadino e della sua giunta

Condividi
Giorgio Orsoni
E' ripreso il consiglio comunale a Venezia e sono cessate le contestazioni di chi stava assistendo, tra il pubblico, alla seduta. I capogruppo consiliari stanno intervenendo sul tema del Mose e del coinvolgimento nell'inchiesta del sindaco Giorgio Orsoni. A prendere la parola sono i consiglieri. Gian Luigi Placella, a nome del M5S ha chiesto esplicitamente "le dimissioni irrevocabili del sindaco e della giunta, in quanto Orsoni è oggettivamente responsabile del disastro mortale in cui ha trascinato il nome di Venezia".

Contestazioni dei cittadini, difesa 'd'ufficio' del sindaco sospeso
Forti contestazioni dei cittadini, difesa 'd'ufficio' del sindaco sospeso, Giorgio Orsoni da parte del suo vice, che ora ne fa le funzioni, 11 firme in calce alla richiesta dimissioni del primo cittadino arrestato promossa dal Movimento 5 Stelle: è stato questo il menù, incandescente, del consiglio comunale che il presidente, Roberto Turetta, è stato costretto a sospendere fino alle 18 in seguito al perdurare della protesta.

Consiglio comunale incandescente
L'accusa nei confronti di Orsoni, se confermata, risulta "comunque grave sul piano penale e in alcun modo giustificabile nè sul piano politico nè su quello etico" ma nulla ha a che vedere "con il criminale sistema costruito attorno al Mose", ha detto il sindaco facente funzioni Sandro Simionato, secondo cui questi 4 anni di amministrazione sono stati "in nome della trasparenza e della correttezza amministrativa" e la cui speranza è che Orsoni "possa davvero in tempi rapidi dimostrare la sua totale estraneità ai fatti, a tutela della sua persona ma anche della carica istituzionale da cui oggi è sospeso".

Le proteste
Un intervento che è stato accolto da pesanti contestazioni da un gruppo di cittadini presenti in aula, che, dopo aver esposto diversi striscioni critici verso la giunta, hanno anche costretto a più interruzioni dei lavori gridando frasi come "avete appoggiato un bandito", "siete complici", "ci avete fatto vergognare, andate via", "Manca Ali Babà, lì in mezzo". Intanto, sono 11 i consiglieri comunali che hanno firmato la richiesta di dimissioni di Orsoni promossa dal consigliere del M5S, Gian Luigi Placella. Obiettivo di Simionato, invece, portare avanti l'azione amministrativa, approvando il bilancio di previsione e dando seguito all'azione del Comune su temi come Marghera e le Grandi Navi.