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SPORT

Critiche ai giocatori più giovani

Mourinho: "I calciatori? Vanitosi, sempre davanti allo specchio"

In un'intervista l'allenatore del Chelsea dice la sua sulla nuova generazione: "Vogliono diventare ricchi prima che inizia la loro carriera". E critica lo spogliatoio del Real Madrid

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Interessati ai soldi, vanitosi, davanti allo specchio prima del fischio d'inizio. E' l'immagine del calcio moderno che José Mourinho ha raccontato al magazine Esquire.
Un'intervista nella quale il manager del Chelsea si dice "felicissimo della scelta di tornare a Londra", ribadisce di voler allenare fino a 65 anni ma non prima di un'esperienza sulla panchina di una nazionale.

Mou parla del suo presente ma anche del suo passato a Madrid, descrivendo lo spogliatoio del Real ad un camerino di primedonne. "Molte volte prima della partita i giocatori del Real Madrid si mettevano in coda davanti allo specchio facendo attendere l'arbitro che era già nel sottopassaggio - le parole di Mou -. Ma questa è la società di oggi. Ci sono giovani a cui interessano queste cose. Io ho 51 anni e se voglio lavorare con i ragazzi devo capire il loro mondo. Come posso impedire che i miei giocatori twittino sul bus se lo fanno anche i miei figli? Mi devo adattare al momento".

Giocatori specchio dei tempi, anche nell'impazienza con cui inseguono i soldi. "Sono un allenatore dal 2000 e sono alla seconda generazione di calciatori. In passato i giocatori cercavano di diventare ricchi durante la loro carriera. Ora invece la gente che gli gira attorno vuole che lo diventino ancor prima dell'inizio. Quando firmano il loro primo contratto o quando non hanno ancora giocato una sola partita in Premier League. E questo rende tutto più difficile per i club". Che possono difendersi solo investendo sui giovani, da allevare ed educare.

"Noi lavoriamo perché il nostro settore giovanile fornisca le migliori indicazioni ai giovani calciatori, così che seguano l'esempio del passato, dei Lampard e dei Terry, affamati di vittorie".