ECONOMIA
Il Cda della banca: da Francoforte nessuna comunicazione
Monte dei Paschi di Siena, no della Bce alla mini-proroga per l'aumento di capitale
L'istituto senese aveva chiesto 20 giorni in più, visto il mutato contesto per l'esito del referendum, rispetto alla scadenza del 31 dicembre. Si fa strada l'ipotesi del salvataggio pubblico. Fonti di Palazzo Chigi: il decreto del governo è già pronto. Il titolo crolla a Piazza Affari: -10,5%
La Bce avrebbe respinto la richiesta di Mps di concedere più tempo per l'aumento di capitale. Lo si apprende da fonti finanziarie. L'istituto senese aveva chiesto 20 giorni in più visto il mutato contesto per l'esito del referendum.
Il no della Bce alla richiesta di Mps, se confermato, rende di fatto impossibile realizzare la ricapitalizzazione sul mercato, secondo quanto previsto dal piano messo a punto dagli advisor Jp Morgan e Mediobanca. Lo confermano fonti vicine all'operazione.
Per mettere in sicurezza Mps e aiutarl la Banca a raccogliere capitali servirà dunque l'intervento dello Stato, con il Tesoro al lavoro per un decreto legge. Ma al salvataggio di Monte Paschi dovranno con ogni probabilità contribuire anche i titolari delle obbligazioni subordinate emesse dalla banca.
Falciai: "Non siamo preoccupati"
I vertici di Banca Mps non sono "assolutamente" preoccupati per il no della Bce alla richiesta di proroga della scadenza del piano di ricapitalizzazione. Lo ha detto il presidente di Mps, Alessandro Falciai, entrando nella sede milanese della banca per il Consiglio di amministrazione. Intanto però a Piazza Affari il titolo Mps crolla: -10%.
Il Cda: nessuna comunicazione dalla Bce
Il Consiglio di amministrazione Banca Monte dei Paschi di Siena, riunito nel pomeriggio, informa di non aver ricevuto alcuna comunicazione da parte della Banca Centrale Europea in merito alla richiesta di proroga dei termini. La Banca prosegue pertanto tutte le attività propedeutiche al completamento dell'operazione comunicata ai mercati il 7 dicembre. Il Cda è stato aggiornato a domenica 11 dicembre alle ore 16.
Fonti: pronto il decreto del governo per le banche
Il decreto 'omnibus' per il sistema bancario, con l'ombrello statale per il Monte dei Paschi di Siena, secondo quanto riferiscono fonti di Palazzo Chigi, è pronto e potrebbe essere varato, se necessario, già nel fine settimana.
Il no della Bce alla richiesta di Mps, se confermato, rende di fatto impossibile realizzare la ricapitalizzazione sul mercato, secondo quanto previsto dal piano messo a punto dagli advisor Jp Morgan e Mediobanca. Lo confermano fonti vicine all'operazione.
Per mettere in sicurezza Mps e aiutarl la Banca a raccogliere capitali servirà dunque l'intervento dello Stato, con il Tesoro al lavoro per un decreto legge. Ma al salvataggio di Monte Paschi dovranno con ogni probabilità contribuire anche i titolari delle obbligazioni subordinate emesse dalla banca.
Falciai: "Non siamo preoccupati"
I vertici di Banca Mps non sono "assolutamente" preoccupati per il no della Bce alla richiesta di proroga della scadenza del piano di ricapitalizzazione. Lo ha detto il presidente di Mps, Alessandro Falciai, entrando nella sede milanese della banca per il Consiglio di amministrazione. Intanto però a Piazza Affari il titolo Mps crolla: -10%.
Il Cda: nessuna comunicazione dalla Bce
Il Consiglio di amministrazione Banca Monte dei Paschi di Siena, riunito nel pomeriggio, informa di non aver ricevuto alcuna comunicazione da parte della Banca Centrale Europea in merito alla richiesta di proroga dei termini. La Banca prosegue pertanto tutte le attività propedeutiche al completamento dell'operazione comunicata ai mercati il 7 dicembre. Il Cda è stato aggiornato a domenica 11 dicembre alle ore 16.
Fonti: pronto il decreto del governo per le banche
Il decreto 'omnibus' per il sistema bancario, con l'ombrello statale per il Monte dei Paschi di Siena, secondo quanto riferiscono fonti di Palazzo Chigi, è pronto e potrebbe essere varato, se necessario, già nel fine settimana.