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MONDO

Dopo il golpe

Myanmar, le forze di sicurezza sparano sui manifestanti: vittime

Migliaia di persone hanno manifestato  contro la giunta militare

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Almeno sei persone sono rimaste uccise dalla reazione delle forze di sicurezza birmane contro le migliaia di manifestanti che sono scesi in strada oggi in diverse città per protestare contro il golpe militare. Lo riferiscono testimoni oculari citati da vari media birmani, tra i quali Myanmar Now. Gli attivisti pro democrazia hanno lanciato un appello allo sciopero generale, in concomitanza con le manifestazioni di solidarietà che si sono svolte anche in altri Paesi, tra i quali il Regno Unito e l'Italia.

Secondo quanto riportato dai media, le forze di sicurezza hanno eseguito numerosi arresti ed impiegato sia proiettili di gomma che proiettili veri per fermare le manifestazioni ed intimidire i partecipanti.

Migliaia di persone hanno manifestato  contro la giunta militare invocando una 'primavera rivoluzionaria' dopo che una potente fazione ribelle nell'est del paese ha invitato altri gruppi all'unità contro i militari.

Molti giovani si sono incontrati stamattina nel crocevia della capitale economica Rangoun per poi marciare rapidamente per le strade prima di disperdersi per evitare il confronto con le forze di sicurezza. "la nostra strada porta alla democrazia!", "alla caduta del regime militare" hanno gridato con tre dita alzate in segno di resistenza.

Centinaia di persone hanno marciato anche nella regione di Mandalay con i monaci in abiti color zafferano che guidavano la processione, portando la bandiera della lega nazionale della democrazia (lnd), il partito di Aung San Suu Kyi. l'ex leader, vincitrice del premio nobel per la pace nel 1991, non appare in pubblico dal suo arresto dopo il colpo di stato del primo febbraio scorso.