MONDO
La denuncia dell'Aapp
Ong: in Myanmar 250 morti dall'inizio delle proteste
Rilasciato il giornalista della Bbc arrestato lo scorso 19 marzo
Ha raggiunto quota 250 il bilancio delle persone morte in Myanmar dall'inizio delle proteste anti-golpe: lo ha reso noto l'Associazione per l'assistenza ai prigionieri politici (Aapp).
Secondo l'organizzazione non profit per la difesa dei diritti umani basata in Thailandia, fondata da ex detenuti politici birmani in esilio, ieri si sono aggiunti alla lunga lista delle vittime altre 3 persone: una è stata uccisa dalle forze di sicurezza a Monywa, nella regione di Sagaing, una è caduta dal quinto piano di un palazzo a Yangon mentre tentava di fuggire durante un'irruzione dei militari nella sede di una ong e una è stata uccisa nei giorni scorsi ma la sua morte non era stata registrata.
Rilasciato il giornalista della Bbc
È stato rilasciato Aung Thur, il giornalista della Bbc arrestato in Myanmar lo scorso 19 marzo mentre stava seguendo una manifestazione davanti al tribunale di Naypyitaw. Lo riporta la Bbc ricordando che sono quaranta i giornalisti arrestati nel Paese dal colpo di stato militare del primo febbraio. La giunta militare ha anche revocato la licenza a cinque media.
Secondo l'organizzazione non profit per la difesa dei diritti umani basata in Thailandia, fondata da ex detenuti politici birmani in esilio, ieri si sono aggiunti alla lunga lista delle vittime altre 3 persone: una è stata uccisa dalle forze di sicurezza a Monywa, nella regione di Sagaing, una è caduta dal quinto piano di un palazzo a Yangon mentre tentava di fuggire durante un'irruzione dei militari nella sede di una ong e una è stata uccisa nei giorni scorsi ma la sua morte non era stata registrata.
Rilasciato il giornalista della Bbc
È stato rilasciato Aung Thur, il giornalista della Bbc arrestato in Myanmar lo scorso 19 marzo mentre stava seguendo una manifestazione davanti al tribunale di Naypyitaw. Lo riporta la Bbc ricordando che sono quaranta i giornalisti arrestati nel Paese dal colpo di stato militare del primo febbraio. La giunta militare ha anche revocato la licenza a cinque media.