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MONDO

Nagorno-Karabakh: violata nuovamente la tregua umanitaria

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È durata pochi minuti, almeno a sentire l'Armenia, la tregua umanitaria nel Nagorno-Karabakh entrata in vigore a mezzanotte tra le truppe di Erevan e Baku.

L'Armenia ha accusato l'Azerbaigian di aver violato il cessate il fuoco annunciato poche ore prima, bombardando la regione. 

"Il nemico ha sparato colpi di artiglieria a nord tra le 00:04 e le 02:45 (ora locali) e ha lanciato razzi verso sud tra le 02:20 e le 02:45", ha denunciato su Twitter la portavoce del Ministero della Difesa armeno, Shushan Stepanyan, che prosegue in un secondo tweet: "Alle 7:20 dopo il fuoco di artiglieria, il nemico ha lanciato un attacco in direzione sud (Khudaferin Reservoir) per occupare posizioni favorevoli. Ci sono morti e feriti da entrambe le parti".

Una settimana fa i due Paesi avevano accettato un primo cessate il fuoco, con la mediazione di Mosca, che non è mai stato rispettato. 

La ripresa dei combattimenti nella piccola enclave abitata in maggioranza da armeni e da trent'anni al centro di una disputa territoriale tra Baku ed Erevan ha già provocato centinaia di morti, anche tra i civili. 

Sabato gli scontri hanno avuto una nuova recrudescenza e l'Azerbaigian ha minacciato di "vendicare" la morte di tredici persone, tra i quali bambini, uccisi in un bombardamento notturno a Ganja, la seconda città più grande del Paese. 

In serata è arrivato l'annuncio di un'intesa per una "tregua umanitaria" che però sembra già essere svanita nel nulla.