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ITALIA

Le versioni

Napoli, 17enne ucciso. Il carabiniere: "Sono inciampato, poi è partito il colpo". I test smentiscono

L'esito di autopsia ed esame balistico, programmati entrambi per lunedì, chiariranno alcuni dettagli fondamentali

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Foto (Ansa)
Su quanto è successo nella notte tra giovedì e venerdì scorso nel rione Traiano a Napoli faranno chiarezza le indagini. Le versioni del carabiniere 32enne che ha sparato e quelle dei testimoni delineano due scenari differenti. Di certo finora c'è solo la morte del giovane 17enne Davide Bifolco e la rabbia di amici e parenti.  L'esito di autopsia ed esame balistico, programmati entrambi per lunedì, chiariranno alcuni dettagli fondamentali.

Resta infatti da stabilire quale delle  versioni sia attendibile: il militare sostiene che il colpo sia partito accidentalmente mentre cercava di bloccare il ragazzo, mentre alcuni testimoni e un altro giovane che era in fuga in sella allo stesso scooter, Salvatore Triunfo, affermano che il carabiniere avrebbe puntato l'arma e colpito alle spalle il 17enne. 

Il carabiniere: "Inciampato poi partito il colpo"
Nei verbali il racconto dell'attimo che ha spezzato la vita del giovene 17enne. Il carabiniere, indagato per omicidio colposo, spiega agli inquirenti la scena. Tre ragazzi in fuga finiscono giù dallo scooter: mentre uno di loro scappa, inseguito dal collega, il carabiniere si ritrova da solo con due sospetti. "Sono inciampato ", dice. "Perché avevo la pistola con il colpo in canna? Credevo fossero armati. Avevo nella destra la mia arma con il colpo in canna, e con la sinistra cercavo di bloccare il soggetto con il giubbotto rosso che stava per scappare di nuovo ".

Testimoni smentiscono
L'avvocato della famiglia Fabio Anselmo afferma di aver raccolto le dichiarazioni di tre testimoni ''dalle quale emerge un quadro diverso dalla versione fornita dal carabiniere''. Il legale avrebbe ascoltato sia due giovani che erano insieme con Bifolco, sia un terzo testimone oculare ''che non ha alcun rapporto di parentela con la famiglia della vittima'' e che non si sarebbe ancora presentato dagli inquirenti per farsi interrogare.

Legale famiglia: materiale a Commissione diritti umani
Il legale ha sottolineato che prima ancora che alla procura di Napoli consegnerà oggi stesso i verbali e le registrazioni Commissione diritti umani presieduta da Luigi Manconi. Tra i documenti anche le riprese video delle telecamere collocate all'esterno e all'intero della sala giochi a una decina di metri dal luogo dove l'inseguimento si è concluso tragicamente, in via Chintia a Fuorigrotta, nei pressi dal Rione Traiano dove lo scooter era stato intercettato dai militari.