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ITALIA

In piazza associazioni cattoliche, studenti e istituzioni

Napoli contro la camorra, in duemila in marcia per dire "no"

Hanno sfilato da Piazza Dante a Piazza del Plebiscito, dove c'è la sede della prefettura, chiedendo più scuola, più sicurezza e più lavoro

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In duemila "in cammino" per dire no alla camorra e non solo. Anche per chiedere, sollecitare interventi per le politiche sociali, per il lavoro, la sicurezza e per la scuola. Alcune centinaia di studenti, in rappresentanza di diversi istituti scolastici napoletani, si sono affiancati ai tanti parroci, provenienti dalla periferia della città, dal centro storico, che hanno organizzato la manifestazione, sfilando lungo le strade cittadine. L'iniziativa, intitolata "un popolo in cammino", ha visto anche la partecipazione del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. In corteo anche il padre e gli amici di Genny Cesarano, il diciassettenne ucciso alla Sanità lo scorso 6 settembre in un agguato, Antonella Leardi, la mamma di Ciro Esposito, morto in seguito agli scontri avvenuti a Roma, prima della finale di calcio di Coppa Italia del 2014.

Ad aprire il corteo, partito poco dopo le 10.30 e conclusosi alle 13 in piazza del Plebiscito, davanti al Palazzo della Prefettura, uno striscione con la scritta "Un popolo in cammino per la giustizia sociale contro le camorre".

"Più scuola, più sicurezza e più diritti"
L'obiettivo degli organizzatori era consegnare una lettera-documento al prefetto di Napoli per chiedere "più scuola, più sicurezza e più diritti". Una richiesta rivolta direttamente al presidente del consiglio Matteo Renzi. "Innanzitutto chiediamo - ha spiegato padre Vincenzo Liardi, del Decanato San Giovanni-Barra-Ponticelli - l'apertura delle scuole a tempo pieno, una maggiore sicurezza in strada attraverso anche normali strumenti di prevenzione; ed infine, un'attenzione ai giovani e ai minori creando per loro nuove e inedite possibilità di lavoro". "Il corteo non riguarda in particolare la vicenda di Genny Cesarano - ha detto Antonio Loffredo, parroco del rione Sanità - anche se, naturalmente, si attende che i responsabili siano assicurati alla giustizia ma è sintetizzata dalle richieste che rivolgiamo al governo sul lavoro, sulla scuola e sulla sicurezza".

De Magistris: il governo fa chiacchiere, noi fatti
''Il governo non fa nulla, e con il poco che fa ci mette solo in difficolta''', ha detto  il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che ha sfilato insieme ai manifestanti. ''Il futuro ce lo costruiamo da soli ed è nelle nostre mani - ha aggiunto il sindaco - se qualcuno pensa che la capitale morale del Paese sia altrove dico che Napoli sta scrivendo
pagine serie''. ''Lottare contro la camorra non significa fare chiacchiere. Noi lo facciamo con i fatti'' ha concluso.