ITALIA
Sequestrati computer e cellulari
Napoli, inchiesta su ospedali Covid: indagini e perquisizioni
I magistrati ipotizzano i reati di concorso in turbativa d'asta e frode in pubbliche forniture. Si indaga anche con riferimento "alle altre gare indette nel periodo dell'emergenza".
Diverse persone sono state iscritte nel registro degli indagati in un'inchiesta della procura di Napoli sulla realizzazione degli ospedali Covid in Campania. Perquisizioni e sequestri di computer e cellulari sono stati disposti dagli inquirenti. In particolare il manager dell'Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva, il consigliere regionale Luca Cascone e l'ing. Roberta Santaniello, componente dell'Unità di crisi regionale e del gabinetto della giunta per la Protezione Civile, sono stati perquisiti su disposizione dei pm Mariella Di Mauro e Simone De Roxas, che con il procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio coordina le indagini dei carabinieri del Reparto operativo. Alla donna sono stati sequestrati il computer e il telefonino come era già accaduto per gli altri due indagati durante una perquisizione effettuata domenica scorsa.
I magistrati ipotizzano i reati di concorso in turbativa d'asta e frode in pubbliche forniture in relazione a presunte "criticità" ipotizzate "in relazione alle procedure di aggiudicazione e di esecuzione" dei lavori per la realizzazione dell'ospedale modulare di Ponticelli. Si indaga anche con riferimento "alle altre gare indette nel periodo dell'emergenza".
Alla donna sono stati sequestrati il computer e il telefonino come era già accaduto per gli altri due indagati durante una perquisizione effettuata domenica scorsa. L'inchiesta è coordinata dalla giunto Giuseppe Lucantonio.
I magistrati ipotizzano i reati di concorso in turbativa d'asta e frode in pubbliche forniture in relazione a presunte "criticità" ipotizzate "in relazione alle procedure di aggiudicazione e di esecuzione" dei lavori per la realizzazione dell'ospedale modulare di Ponticelli. Si indaga anche con riferimento "alle altre gare indette nel periodo dell'emergenza".
Alla donna sono stati sequestrati il computer e il telefonino come era già accaduto per gli altri due indagati durante una perquisizione effettuata domenica scorsa. L'inchiesta è coordinata dalla giunto Giuseppe Lucantonio.