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ECONOMIA

Favorevole la maggioranza dell'assemblea

Fiat-Chrysler, approvata la fusione. Nasce Fca. Marchionne: "Rispetteremo impegni verso lavoratori"

L'approvazione è invece avvenuta con l'84% del capitale presente in assemblea e il 44% delle azioni complessive. Il presidente Elkann: "È solo l'inizio, voglio solo dire che chi rimarrà azionista come me avrà grandi soddisfazioni" 

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Elkann e Marchionne, assemblea azionisti Fiat (Ansa)
Torino
Il futuro della Fiat è realtà. Gli azionisti hanno approvato a maggioranza la fusione che da vita a Fca, Fiat Chrysler Automobiles. "È solo l'inizio, voglio solo dire che chi rimarrà azionista come me avrà grandi soddisfazioni" ha detto il presidente John Elkann. Per quanto riguarda il personale, l'ad Sergio Marchionne garantisce che verrano rispettati gli impegni per il rientro di tutti i dipendenti nelle fabbriche italiane. "Fateci lavorare in maniera molto silenziosa, le cose le faremo" ha detto. E sull'ipotesi di incentivi al settore auto, anticipati nei giorni scorsi dal ministro dei Trasporti Maurizio Lupi , l'ad di Fca commenta: "Non li voglio, drogano il mercato".

L'approvazione è avvenuta con l'84% del capitale presente in assemblea e il 44% delle azioni complessive. Voto contrario invece di circa 100 milioni di azioni, con un controvalore di oltre 700 milioni di euro, pari al 15% del capitale azionario presente in assemblea, e al 7,5% del capitale totale. 

Il nuovo cda, senza Montezemolo 
Nel consiglio di amministrazione di Fca oltre a John Elkann e Sergio Marchionne ci saranno anche Andrea Agnelli, Tiberto Brandolino D'Adda, Glenn Earle, Valerie A. Mars, Ruth J. Simmons, Ronald L. Thompson, Patience Wheatcroft, Stephen M. Wolf, Ermenegildo Zegna. Non ci sarà Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari.

Rischio insuccesso fusione c'è ma gestibile
"Il rischio che la fusione tra Fiat e Chrysler salti c'è. Non ho mai cercato di negarlo, ma è totalmente gestibile" ha garantito l'ad Sergio Marchionne ai giornalisti. "Non lo vedremmo come un fallimento, siamo fiduciosi", ha aggiunto John Elkann. Tra le condizioni per il successo della fusione il limite di 500 milioni di euro all'esborso di Fiat per pagare il diritto di recesso agli azionisti. Il fatto che l'8% degli azionisti abbia votato contro la fusione non implica - ha detto Elkann - che tutta questa percentuale si traduca in recesso.

Marchionne: "Se avessi fatto nuova Punto sarei fallito"
"Non ho il minimo dubbio che il piano sia fattibile e possa essere finanziato da risorse interne" ha detto Marchionne. L'ad di Fca ha inoltre difeso la scelta di non introdurre nuovi modelli Fiat negli anni passati. "Se avessi fatto la Nuova Punto sarei fallito e sarei venuto a fare il giornalista al Sole 24ore" ha detto con una battuta rispondendo al giornalista del quotidiano della Confindustria.

Incentivi auto. Marchionne: "Non li voglio"
"Nuovi incentivi per l'acquisto di auto? Spero che il ministro Lupi non lo faccia" ha detto l'ad Fiat ribadendo la propria contrarietà a nuove misure a favore del settore. "Vorrei che fossero eliminati completamente - aggiunge - drogano il mercato, spostano le dinamiche. Bisogna lasciare che il mercato vada come deve andare".

Elkann: su Corriere fatta chiarezza
Il presidente di Fiat commenta l'addio del direttore Ferruccio de Bortoli al quotidiano di via Solferino: "Ci sono state tantissime incertezze a livello del Corriere della Sera, quello annunciato ieri dà chiarezza, anche se noi non partecipiamo alle responsabilità del Cda. E come sempre la chiarezza è un fatto positivo".