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MONDO

Russia

Navalny atterrato a Mosca: scalo cambiato all'ultimo momento, la polizia arresta 21 sostenitori

Dopo aver blindato l'aeroporto di Vnukovo il volo proveniente da Berlino su cui viaggiava l'oppositori di Putin è stato deviato su Sheremetyevo. Sgomberati e fermati giornalisti, amici e parenti

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"Sono innocente, non temo l'arresto" in Russia. Lo ha detto l'oppositore russo Alexey Navalny all'aeroporto di Berlino da dove è partito alla volta di Mosca, dove rischia di essere arrestato.

E intanto Lyubov Sobol, Ruslan Shaveddinov e Konstantin Kotov, colleghi di Navalny, sono già stati fermati dalla polizia all'aeroporto di Vnukovo a Mosca mentre erano inattesa dell'arrivo del suo volo da Berlino. Lo riportano diversi media russi come la testata indipendente Meduza. Tra i fermati c'è anche Oleg Navalny, fratello di Alexey, Ilya Pakhomov, Anastasia Kadetova, Alexey Molokoedov, nonché il giornalista di Novaya Gazeta Vlad Dokshin. In tutto sarebbero state fermate 21 persone.

La polizia in assetto anti-sommossa è entrata dentro l'aeroporto di Vnukovo sgomberando giornalisti e sostenitori di Alexey Navalny. Lo riporta l'emittente indipendente Dozhd, dicendo che la gente gridava "fascisti".

All'ultimo minuto l'aereo è stato deviato: il velivolo con a bordo Navalny non è atterrato allo scalo di Vnukovo, come previsto, ma a quello di Sheremetyevo. Secondo quanto detto dalla compagnia aerea russa Pobeda  Airlines alla tv Dozdh, tre dei suoi voli - non sono quello  proveniente da Berlino con a bordo Navalny - sono stati dirottati su  un altro aeroporto "per ragioni tecniche". L'aereo con a bordo l'oppositore russo ha sorvolato Mosca per diversi minuti dopo la  decisione delle autorità di chiudere lo scalo di Vnukovo e prima che si decidesse di farlo atterrare a Sheremetyevo.

Alexey Navalny, ormai nemico pubblico numero uno del Cremlino, rientra dalla Germania dopo il periodo di convalescenza a seguito del tentato avvelenamento lo scorso 20 agosto con un agente nervino, avvelenamento per il quale ha accusato il Cremlino, che ha sempre negato ogni coinvolgimento. Navalny ha anche accusato il presidente russo Vladimir Putin di provare a impedirgli il rientro con la minaccia dell'arresto. Il servizio penitenziario russo ha già fatto sapere che sarà "costretto ad arrestarlo" poiché, in questi mesi di esilio e riabilitazione a Berlino, ha violato i termini della libertà vigilata legati alla sentenza sospesa nel caso Yves Rocher, per il quale dovrà scontare ora oltre 3 anni di prigione effettiva. Inoltre pende su di lui un'indagine per appropriazione indebita pari a quasi 4 milioni di euro: accuse che Navalny respinge e definisce "politicamente motivate".