Informativa del governo
Nave Diciotti, il Premier Conte in Senato: "Senza intervento Italia ci sarebbero stati molti morti"
Il Presidente del Consiglio in Senato: "La Guardia Costiera è intervenuta dopo che è stata constatata l'inerzia delle autorità maltesi". "Quello che è cambiato rispetto al passato è che l'Italia non è più disponibile ad accogliere indiscriminatamente i migranti"

L'Italia 'non è più disponibile ad accogliere indiscriminatamente i migranti' e l'Europa si deve dotare di un meccanismo stabile e sostenibile per la gestione delle fasi disbarco, redistribuzione, rimpatrio. Lo ha detto il premier Conte nella sua informativa al Senato sulla vicenda della nave Diciotti.
Conte ha ricordato che 'senza l'intervento concreto e diretto' della nave della Guardia Costiera molti dei migranti soccorsi 'sarebbero morti' ed ha ribadito che l'attività della Diciotti' ha inteso sempre privilegiare la salvaguardia delle vite umane e della dignità delle persone', ma ha sottolineato che le operazioni di sbarco dei migranti in quel caso' permanevano in capo alla responsabilità' di Malta' e l'Ue 'haperso l'occasione per dare concretezza a quei principi di solidarietà e responsabilità che vengono costantemente evocati'.
Lasciando il barcone dopo il salvataggio "i militari italiani accertavano che non vi erano altre persone a bordo. Furono poi riscontrate tracce di affondamento del barcone".
Conte aggiunge poi tra gli aspetti salienti della vicenda che "le operazioni sopra descritte hanno inteso sempre privilegiare la salvaguardia delle vite umane e della dignita' delle persone, coniugando tale intendimento con l'altrettanto necessario rispetto degli obblighi derivanti dalla vigente normativa internazionale e convenzionale sul salvataggio in mare e sul diritto d'asilo dei migranti".
Inerzia di Malta
"In attesa della definizione con le Autorità maltesi delle operazioni di sbarco che, ad avviso delle Autorità italiane permaneva in capo alla responsabilità di quel Paese, la nave Diciotti effettuava, nella tarda sera del 20 agosto, scalo tecnico nel porto di Catania, su indicazione dei vertici del Dicastero delle Infrastrutture e Trasporti, in attesa dell'eventuale indicazione del Place of Safety da parte del Ministero dell'Interno", ha aggiunto Conte. "Il giorno 22 agosto, non appena avuto cognizione della loro presenza a bordo, con l'unità in porto a Catania, il Dicastero dell'Interno - ha proseguito - autorizzava un primo sbarco dei 27 minori non accompagnati nei centri di accoglienza dedicati della provincia di Catania, anche in conseguenza delle interlocuzioni con il Procuratore della Repubblica dei minorenni di Catania".
"Nei giorni successivi, esperiti inutilmente i tentativi di intesa con le Autorità maltesi, il Governo italiano avviava interlocuzioni con le Istituzioni europee al fine di condividere un piano di ripartizione dei migranti analogamente a quanto già avvenuto in occasione dello sbarco verificatosi nel porto di Pozzallo nello scorso mese di luglio. Il 24 agosto veniva convocata a Bruxelles una riunione proprio al fine di verificare la praticabilità di un piano di ripartizione dei migranti proposta dall'Italia. Esaurito negativamente il tentativo di risolvere la questione a livello europeo, il 25 agosto è stato comunque autorizzato lo sbarco dei migranti nel porto di Catania. L'operazione è stata conclusa senza alcuna criticità nella notte tra il 25 e il 26 agosto con il loro trasferimento presso l'hot-spot di Messina", ha concluso.
Lunghi applausi da Lega e M5S
Un lungo applauso dai banchi di Lega e M5s in Aula al Senato subito dopo l'informativa del Presidente del Consiglio.
Pinotti (Pd): è stato sospeso il diritto
"Nei 7 giorni in cui la Diciotti è stata in mare e nei 4 in porto, senza poter attraccare, è stato sospeso il diritto". Lo afferma l'ex ministro della Difesa, Roberta Pinotti, intervenendo al Senato, a nome del Pd, dopo l'informativa del premier. "Non è stata una bella pagina per l'Europa, ma neanche per l'Italia", ha aggiunto.
Malta a Conte: responsabilità era vostra
Il governo di Malta definisce "inaccurati" i commenti fatti dal premier Giuseppe Conte, nella sua informativa al Senato sulla vicenda della nave Diciotti, ribadendo che nel caso in questione "il governo italiano aveva la piena responsabilità dello sbarco (dei migranti), secondo il diritto internazionale ed europeo". E' quanto si legge in una nota.
"Malta - attacca ancora il governo maltese - rinnova il suo invito a continuare con la cooperazione internazionale e a smettere con pubbliche dichiarazioni che sono false".