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MONDO

Terminate le operazioni di soccorso

Nave bloccata in Antartide, odissea conclusa: passeggeri sbarcati in Australia

Sono arrivati nel porto di Hobart i 52 passeggeri evacuati dalla nave russa che un mese fa era rimasta intrappolata nella banchisa al largo dell'Antartide. Stanno bene, ma resta un problema: chi pagherà per i soccorsi?

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L'arrivo dei passeggeri della Akademik Shokalskiy nel porto di Hobart
Hobart (Australia)
Trenta giorni dopo essere rimasti intrappolati nella banchisa al largo dell’Antartide, i 52 passeggeri evacuati dalla nave russa Akademik Shokalskiy sono arrivati a Hobart, in Tasmania. La loro odissea nei mari dell’emisfero australe si è dunque conclusa. Resta ancora da capire chi pagherà le operazioni di soccorso.

"Grati e terribilmente dispiaciuti" 
Il gruppo, composto da turisti e scienziati, è sbarcato dalla rompighiaccio australiana Aurora Australis, una delle quattro imbarcazioni che erano corse in aiuto dell’Akademik Shokalskiy. “Siamo incredibilmente grati a tutte le persone che sono venute ad aiutarci – ha dichiarato il leader della spedizione, Chris Turney – Siamo terribilmente dispiaciuti per ogni impatto che questo ha avuto sui miei colleghi, il cui lavoro è stato ritardato dalle operazioni di soccorso, ma ogni scienziato con un po’ di esperienza di Antartide sa che si corrono dei rischi di questo tipo”.

Soccorsi complicatissimi 
La nave russa stava ripercorrendo l’itinerario della spedizione dell’esploratore Douglas Mawson. Il 24 dicembre è stata sorpresa da una tempesta e circondata da lastre di ghiaccio molto spesse. Per liberarla sono immediatamente intervenute tre rompighiaccio: una australiana, una cinese e una francese. Un’altra rompighiaccio, la statunitense Polar Star, era stata dirottata verso il luogo dell’incidente dopo che la cinese Snow Dragon si era trovata a sua volta in difficoltà a causa del ghiaccio, ma poi il suo intervento non si era reso necessario.
 
Chi paga le spese?
Chiuso il capitolo dei soccorsi, resta aperto quello delle spese sostenute. L’operazione ha coinvolto per settimane rompighiaccio di quattro nazionalità in condizioni climatiche e marine estreme. Chris Turney, docente alla University of South Wales di Sydney, ha spiegato che sono in corso trattative tra avvocati e compagnie di assicurazione. Comunque vada a finire è probabile che, per chi dovrà pagare, il conto si riveli piuttosto salato.