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ITALIA

'Ndrangheta: la Dia sequestra a imprenditore beni per 142 milioni di euro

Accusato di rapporti con cosche e condannato a 8 anni reclusione

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Foto di archivio

Sequestro di beni per 142 milioni di euro. E' quanto eseguito dalla Dia di Reggio Calabria nei confronti di Pietro Siclari, 69 anni, noto imprenditore locale attivo nei settori edilizio, immobiliare ed alberghiero.

L'uomo era stato già stato tratto in arresto nel novembre 2010 per estorsione aggravata nell'ambito dell'operazione 'entourage'. Dalle indagini era emerso che il 69enne aveva intrattenuto rapporti con esponenti delle cosche 'Libri', "Alvaro" e "Barbaro di Plati". Per questo fu condannato, in primo grado, dal Tribunale di Reggio Calabria, a otto anni di reclusione.

Il nuovo provvedimento scaturisce da nuovi elementi di valutazione, dai quali emergono i rapporti intercorsi nel tempo tra il 69enne e gli esponenti di spicco della cosiddetta 'ndrangheta della montagna, con particolare riferimento alle cosche 'Serraino' e 'Alvaro', i rapporti tra Siclari e la cosca 'Libri', nonché il pieno inserimento dello stesso nell'ambito della componente riservata della 'ndrangheta, come emerso dalle indagini condotte nell'ambito dei procedimenti 'mammasantissima' e 'fata Morgana'.