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ITALIA

Il ministro Patuanelli: azienda ferma sulla cessione

Nessun passo avanti per la Whirlpool. Tavolo a Palazzo Chigi. L'azienda: il 1 novembre si chiude

Il ministro Patuanelli avverte "se l’azienda continua a proporre come unica soluzione la cessione a Napoli, l'esecutivo reagirà". Il Premier Conte dice "non ci sono prospettive di dialogo". Azienda: azioni governo non sono risolutive 

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E’ finito con un nulla di fatto, questa mattina, il tavolo riunito a Palazzo Chigi per trovare una soluzione alla vertenza Whirlpool. Il Ministro dello sviluppo economico Patuanelli ha parlato di un incontro "non positivo" perchè "non c'è stata nessuna apertura" da parte dell'azienda che "continua a proporre come unica soluzione una cessione del ramo d'azienda" a Napoli.

Se Whirlpool continuerà ad avere "un atteggiamento di scelte unilaterali, anche il governo farà le sue scelte unilaterali", ha minacciato quindi il Ministro.  

E' evidente che questa e' una crisi industriale che deve essere trattata dal governo, e assieme al governo decideremo nelle prossime ore e giorni i passi da fare" su Whirpool. Lo ha detto il titolare del Mise, Stefano Patuanelli, uscendo dal vertice di Palazzo Chigi. "Se il problema e' il prodotto che esce da Whirpool che ha difficoltà di mercato, si può cambiare tipo di prodotto, cambiare fascia di gamma. Su questo c'e' la massima disponibilità del governo a dare tutto il supporto possibile. Ci sono molti strumenti. Per noi e' fondamentale che ci sia un impegno diretto di Whirpool", ha concluso il Ministro

"Non è stato fatto un passo avanti nella direzione auspicata dal governo nel dialogo con i vertici italiani di Whirlpool, che confermano il piano". Così il Presidente del consiglio Giuseppe Conte, che questa mattina ha incontrato a Palazzo Chigi i vertici dell'azienda. "Ciò non consente di dare prospettiva al dialogo", afferma il Premier.

Azienda: azioni governo non sono risolutive 
La disponibilità confermata oggi dal Governo su Whirlpool e quella inclusa nel decreto per la risoluzione delle crisi aziendali "sono misure non risolutive e che non possono incidere né sulla profittabilità del sito di Napoli nel lungo periodo, né sulla competitività di Whirlpool nella regione Emea (Europa, Medio Oriente e Africa)". Così una nota diffusa da Whirlpool al termine dell'incontro a Palazzo Chigi. "Nonostante ingenti investimenti realizzati negli ultimi anni, lo stabilimento di Napoli non è più sostenibile per via di una crisi strutturale", aggiunge l'azienda. Vista l'impossibilità di discutere di riconversione, l'azienda "si trova costretta a procedere alla cessazione dell'attività produttiva dal 1 novembre 2019". 

Lavoratori bloccano autostrada
I lavoratori della Whirlpool hanno bloccato l'autostrada Napoli-Salerno dopo aver raggiunto in corteo la rampa di accesso. Gli operai sono usciti in strada dalla sede della fabbrica in via Argine dopo aver appreso le notizie sull'esito negativo dell'incontro a Roma tra la multinazionale e il Governo. Si sono registrati momenti di tensione.