Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Netflix-CEO-Hastings-Sarandos-contenuti-Italia-serie-suburra-28e72a3c-2e71-4acb-a953-7bcd50ff90b9.html | rainews/live/ | true
ECONOMIA

Sfida alle connessioni lente e target ambizioso: raggiungere 1/3 delle famiglie

Netflix sbarca in Italia. Il CEO Hastings: siamo alla ricerca di talenti da lanciare nel mondo

Condividi
di Paola Cutini
Marco Polo, Orange is the New Black, Mission Blue e tra poco Suburra, in collaborazione con la Rai. Netflix,  la più grande internet TV del mondo, arriva in Italia con un catalogo pieno di serie TV.  Ma niente Gilmore Girls, come sostenevano alcuni rumors, e senza House of Cards. Nella conferenza stampa di lancio a Palazzo Parigi a Milano, le produzioni sono state presentate dal ceo di Netflix Reed Hastings, dal capo dei contenuti, Ted Sarandos, e dagli interpreti dei titoli su cui la TV online punta in Italia:  Pierfrancesco Favino, Taylor schilling, Will Arnett, soltanto per fare tre nomi. 

Reed Hastings è ottimista per questo sbarco Italiano nonostante le lentezze della connessione: "Le reti si stanno velocizzando, anche in Italia, scommettiamo sulla visione in streaming, senza più pensare al download". E quando gli si chiede qual è il target a cui puntano, risponde fiducioso: "Abbiamo 70 milioni di abbonati nel mondo. Nel primo anno in Italia vogliamo concentrarci sulla felicità dei nostri clienti. Vogliamo arrivare a raggiungere 1/3 dei nuclei familiari italiani. Negli Stati Uniti ci siamo riusciti in 7 anni. Qui lo faremo prima".

I capi dell'azienda non pensano soltanto agli abbonamenti ma anche produzioni innovative. "Noi Rilasciamo tutti gli episodi delle serie in contemporanea. Questo ci dà molte opportunità , per questo vogliamo ottimi storytellers e nuovi contenuti", spiega Ted Sarandos. " gli episodi trasmessi in TV avevano la necessità di dover contenere un 'riassunto' delle cose accadute, perché gli spettatori dimenticavano cosa avevano visto e Quindi si reintroducevano i personaggi. Noi non abbiamo questo problema: Uno può fare una battuta in un episodio e fare riferimento a quella stessa battuta in un altro episodio essendo sicuri che la gente lo ricorderà perché vede le puntate tutte di seguito".

Inoltre , dice Sarandos, "Netflix tra poco sarà in tutto il mondo e i nostri story tellers potranno raccontare le loro storie dovunque. Nei prossimi anni ci saranno sempre più prodotti originali, esclusivi e globali". E Hastings aggiunge: "C' è più concorrenza ma anche più mercato. È così ci sono più risorse per i creativi che porta a un'esplosione della quantità di prodotti. la concorrenza per noi, e per il mondo, è positiva".

Il ceo di Netflix è convinto che questo tipo di televisione sia il futuro: "Appena le persone hanno il controllo e la scelta non tornano indietro. Così se si comincia con la TV on demand si va avanti e si impara ad usarla, a qualsiasi età.

Anche gli attori nella conferenza stampa parlano dei contenuti. Pierfrancesco Favino, commenta: "noi abbiamo i numeri di chi vede la TV, non di chi non la vede. Molti spettatori sono migrati. quando ho un database enorme ho la possibile di scegliere. Questo mi fa capire cosa mi piace e mi fa capire chi sono. E cosi si può superare la pirateria.