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SCIENZA

Un viaggio di 5 miliardi di chilometri durato 9 anni

New Horizons, è il momento dello storico incontro con Plutone

Domani la sonda della Nasa raggiungerà il pianeta nano ai confini del Sistema Solare. Per la prima volta osserveremo da vicino la superficie di questo gelido mondo scoperto nel 1930

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Plutone visto da New Horizons l'8 luglio (foto Nasa JHUAPL SWRI)
di Andrea Bettini
Fino a pochi giorni fa era l'ultimo mondo senza volto del Sistema Solare. Lontanissimo, a miliardi di chilometri da noi, Plutone era poco più di un puntino luminoso anche se osservato con gli strumenti più potenti. Nemmeno il telescopio spaziale Hubble era riuscito ad andare oltre qualche immagine a bassissima definizione, in cui la superficie appariva un confuso e sfocato succedersi di zone più chiare e più scure.

Il volto di Plutone
Domani, alle 13.49 ora italiana, sarà scritta una nuova pagina di storia: dopo un viaggio di nove anni, la sonda New Horizons della Nasa effettuerà un sorvolo ravvicinato a 12500 chilometri di distanza. Se le foto che ha scattato lungo il tragitto ci hanno già mostrato un luogo di straordinaria complessità e ricco di misteri, ora potremo davvero ammirare il suo volto. Si completerà così la prima fase dell'esplorazione planetaria del Sistema Solare, iniziata dall'agenzia spaziale americana oltre 50 anni fa, nel 1962, con il sorvolo di Venere da parte della sonda Mariner 2.

Grande attesa 
Gli scienziati si attendono immagini e rilevazioni con un livello di dettaglio senza precedenti sia di Plutone sia di Caronte, la più grande delle sue cinque lune. “Se New Horizons volasse alla stessa altezza sopra New York, potremmo distinguere i laghetti di Central Park e i moli sul fiume Hudson”, dice Alan Stern, che è responsabile del progetto. Con i suoi sette strumenti di bordo la sonda mapperà la superficie, cercherà di trarre indicazioni sulla sua composizione, ne rileverà la temperatura, proverà ad analizzare l'atmosfera. Poi invierà sulla Terra i dati, sui quali gli astronomi lavoreranno per anni. La sonda è talmente lontana che per arrivare impiegheranno 4 ore e mezza, quindi le prime foto ravvicinate dovrebbero essere disponibili mercoledì.
 
Sorvolo ad alta velocità
Tutto dovrà funzionare alla perfezione, dato che non ci sarà una seconda opportunità. Il sorvolo non si potrà ripetere perché New Horizons, che è grande come un pianoforte e pesa 478 chilogrammi, è velocissima: grazie all'effetto fionda gravitazionale fornitole da Giove, procede a circa 50mila chilometri orari. Troppo per poter frenare e inserirsi nell'orbita di Plutone. Del resto, correre era l'unico modo per poter coprire una distanza di quasi 5 miliardi di chilometri in tempi ragionevoli.

Crateri, possibili dirupi e una luna particolare
Plutone, che nel 2006 è stato classificato come “pianeta nano”, ha un diametro di circa 2300 chilometri. Nelle immagini già arrivate sino a noi appare di color marrone, con molte variazioni di tonalità. Si vedono crateri e sembra di scorgere enormi dirupi che potrebbero essere segnali di attività geologica. Se una regione chiara a forma di cuore ha colpito la fantasia di molti, gli astronomi sono molto incuriositi anche dalle aree estremamente scure che si trovano nell'emisfero meridionale. Di grande interesse è inoltre l'aspetto molto diverso di Caronte: la luna principale è grigia e, pur trovandosi a pochissima distanza, ha quindi una composizione e una storia decisamente differente.

Un piccolo tesoro a bordo
Oltre agli strumenti scientifici, New Horizons trasporta anche nove oggetti. Due quarti di dollaro, uno della Florida (da dove è stata lanciata) e uno del Maryland (dove è stata costruita), due bandiere statunitensi, un pezzo dello Space Ship One, un francobollo, due CD-Rom, uno con le foto delle persone che hanno lavorato alla missione e uno con i nomi di 434mila persone che hanno aderito all'iniziativa “Manda il tuo nome su Plutone”. Infine c'è una scatoletta: contiene le ceneri di Clyde Tombaugh, l'astronomo che nel 1930 scoprì Plutone. Fu il primo a vederlo dalla Terra, sarà il primo uomo a raggiungerlo.
 
In viaggio verso la Fascia di Kuiper
Per decenni Plutone e Caronte sono stati le Colonne d'Ercole del Sistema Solare. Ora sappiamo che la regione che si estende più lontano, la cosiddetta Fascia di Kuiper, contiene altri oggetti di dimensioni simili. New Horizons proseguirà il suo viaggio in quella direzione, nella speranza di mostrarci il volto di altri mondi oggi sconosciuti.