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MONDO

Eroi e sopravvissuti

Nizza, destini straordinari di persone comuni

C'era la donna musulmana, un padre buonissimo e una ragazza fortunata. Poi è arrivato anche un nuovo bambino

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Ieri notte un criminale, un terrorista con un passato di violenze, tre figli e una moglie dalla quale stava divorziando, Mohamed Lahouaiej Bouhlel, si è lanciato con un tir da 19 tonnellate sulla folla che gremiva la Promenade des Anglais a Nizza: 84 (ottantaquattro) persone, tra le quali 10 bambini, hanno perso la vita. E il bilancio potrebbe peggiorare. Ognuna delle vittime aveva una sua storia, speciale come è speciale ogni vita. Qualcuno se n'è andato da eroe, qualcuno ha regalato la sua vita ad altri, qualcun altro ce l'ha fatta.

Il motociclista
Il video amatoriale più noto del momento in cui comincia la follia è quello in cui si vede un motociclista che, avendo probabilmente intuito quello che stava per succedere, affianca il tir, che prima lo travolge e poi accelera dando inizio alla mattanza. Non ci ha pensato due volte, non si conosce il suo nome, avrebbe potuto salvare tutti ma la buona sorte non è stata con lui, ed è morto.

La donna musulmana
Quasi a dimostrazione del fatto che la follia omicida non può essere selettiva e che non c'è nessun dio dietro l'assurdità della violenza, la prima vittima dell'attentato è stata Fatima Charrihi, una donna musulmana madre di 7 figli, uno dei quali la racconta come "una vera musulmana, che indossava il velo, praticava l'islam vero, non quello dei terroristi". La prima perchè, piange il figlio, "prima di lei non c'erano altri cadaveri".

Il futuro padre
Timothé Fournier aveva una tabaccheria a Parigi, "un uomo buonissimo, un sognatore", come racconta una parente. Era a Nizza probabilmente in vacanza, perchè era felice, perchè sua moglie era incinta di sette mesi. Un uomo buonissimo, un padre coraggioso, che quando ha visto all'improvviso il gigantesco camion bianco piombare su di loro, sulla sua famiglia, ha avuto appena il tempo di spingere via sua moglie, mettendo in salvo lei e il bambino. Che un giorno saprà di avere avuto un padre che gli ha dato la vita due volte.

Il nonno
Gaetano Moscato invece ce l'ha fatta per un pelo. Il nonno di 71 anni, pensionato Olivetti, originario della provincia di Torino, ha avuto la prontezza - e probabilmente più tempo - per togliere dalla traiettoria del tir killer i due nipoti di 18 e 13 anni. A Gaetano verrà amputata la gamba sinistra al di sotto del ginocchio, ma almeno potranno tutti riabbracciarsi, vivi.

La sopravvissuta
Giovedì scorso a Dallas 5 poliziotti sono stati uccisi da un ex militare che ha sparato come un cecchino nel corso di una manifestazione di protesta della comunità afroamericana contro le uccisioni di cittadini neri da parte degli agenti. Ieri notte gli 84 morti di Nizza. Kristen Crouch, statunitense, si è trovata casualmente in entrambi i posti, uscendone illesa. "Non dobbiamo vivere in un mondo del genere",è l'unica cosa che è riuscita a dire.

La speranza
Un caso, ma ci piace pensare anche al suo valore simbolico, con la Vita che si ribella alla Morte. La paura per l'orrore che si stava attuando, ha provocato le contrazioni a una donna incinta di nove mesi, che con il marito e gli altri figli era riuscita a rifugiarsi in un ristorante affacciato sul mare. Anche in mezzo al caos - erano in 1.500 in quel ristorante - tutto si è predisposto per il meglio: i camerieri l'hanno aiutata a spostarsi nelle cucine, in pochi minuti hanno approntato un giaciglio d'emergenza e dalla folla urlante è spuntato anche un medico col giusto sangue freddo. Stanno tutti bene. Chissà come lo chiameranno.