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MONDO

Si è trattato di un "attentato" "pensato" e "preparato"

Nizza, procuratore: una strage premeditata. L'attentatore aveva una vita "senza freni"

Per il procuratore di Parigi non ci sono prove di legami fra l'attentatore e lo Stato islamico. Non era un fedele praticante, consumava maiale e alcol e aveva "una vita sessuale senza freni". Dal suo computer emerge un "interesse certo e recente per i movimenti jihadisti radicali". Valls condanna i fischi alle autorità  "E' stata la reazione di una minoranza"

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Nizza, sulla Promenade des Anglais minuto di silenzio per le vittime del massacro (LaPresse)
Gli elementi raccolti dalle indagini permettono di stabilire il carattere "premeditato" del massacro del 14 luglio a Nizza. Lo ha affermato il procuratore di Parigi, François Molins, che si sta occupando del caso dal momento che l'indagine è per terrorismo, durante una conferenza stampa.

L'attentatore aveva una vita "senza freni"
Il procuratore ha precisato che si tratta di un "attentato" "pensato" e "preparato" almeno nei giorni precedenti all'azione e non ci sono prove di legami fra l'attentatore di Nizza Mohamed Lahouaiej Bouhlel e lo Stato islamico, ma da quanto è stato trovato sul suo computer emerge un "interesse certo e recente per i movimenti jihadisti radicali" anche se le testimonianze raccolte nell'entourage dell'attentatore di Nizza parlano di "un individuo molto lontano dalle considerazioni religiose". L'attentatore di Nizza non era un fedele praticante, consumava maiale e alcol e aveva "una vita sessuale senza freni"

L'interesse per i video cruenti
Molins ha aggiunto che  l'attentatore disse ad un amico "che non capiva perché l'Isis non potesse avere diritto a un territorio", aggiungendo che su internet, Bouhlel ha consultato, tra l'altro, "video violenti", tra cui "decapitazioni", "cadaveri dello Stato islamico", "canti" dell'organizzazione terroristica, "sure del Corano". Sul motore di ricerca ha inserito diverse volte le chiavi "orribile incidente mortale", "terribile incidente mortale", "video sconsigliato per le immagini cruente".

Nel suo cellulare è stato anche trovato un vecchio articolo di Nice Matin che parlava di un automobilista che si schiantò con la sua auto contro i tavolini di un bar. Cercò anche di informarsi sulle festività organizzate sui fuochi d'artificio e le festività sulla Promenade des Anglais. Inoltre Il terrorista di Nizza lasciò una cauzione da 1.600 euro per noleggiare il camion con cui ha compiuto la strage.

I selfie nel giorno della strage 
Il procuratore ha poi riferito che sul cellulare del killer sono state trovate diverse foto da lui scattate nei giorni precedenti alla strage. Tra queste una è stata scattata il 12 luglio. Confermati anche i selfie, tantissimi, incluso il 14 luglio, nel giorno della strage. Tra questi uno alle 13:43 davanti alla spiaggia, uno alle 16:02 sul camion della morte e un ultimo alle 19:25.

Identificate solo 71 delle 84 vittime
Molins ha riferito che al momento solo 71 delle 84 vittime dell'attentato di Nizza sono state formalmente identificate, mentre 13 non hanno ancora un nome certo. Il bilancio aggiornato è di 84 morti e 74 feriti ancora ricoverati, di cui 28 in rianimazione e 19 sono ancora in pericolo di vita.

Valls condanna fischi alle autorità  "E' stata la reazione di una minoranza"
"Capisco sempre la disperazione e gli interrogativi delle famiglie, dei cari, di tutti coloro che sono traumatizzati perché hanno assistito alla corsa assassina di quel camion", ha detto il premier Manuel Valls intervistato in esclusiva da Nice-Matin dopo il minuto di silenzio sulla Promenade des Anglais. "La rabbia dei francesi, la paura, la disperazione, spetta a me, a noi, di addossarcela sulle spalle". A Nizza "sono morti dei bimbi, intere famiglie sono state strappate dalla barbarie. Il mio posto era tra i cittadini di Nizza, ma serve dignità". "Questo - ha puntualizzato - vale, prima di tutto, per i politici, ma anche per tutti i cittadini. I fischi, gli insulti, sono indegni per una cerimonia di cordoglio e omaggio alle vittime". Quello a cui si è assistito è "l'atteggiamento poco spontaneo di una minoranza, l'immensa maggioranza della folla era lì per raccogliersi. Ma quando si incendiano i militanti, i simpatizzanti, non bisogna stupirsi di raccogliere odio e divisione. Quest'immagine non è quella di Nizza e tanto meno della Francia".

Ieri sera, in diretta tv, l'ex presidente Nicolas Sarkozy e leader dei Républicains ha tuonato contro l'inadeguatezza del governo rispetto alla piaga jihadista. Secondo il suo compagno di partito, Philippe Tabarot, vicepresidente del partito nella regione di Nizza, malgrado una "forte tensione", le grida e i fischi contro Valls non erano del tutto spontanei ma orchestrati. "Non mi è affatto piaciuto. E' l'ultima giornata di lutto nazionale, bisogna mantenere la decenza": Per lui, durante la cerimonia, "c'era un piccolo gruppo di militanti del Front National".

Nuove minacce, autore sarebbe noto a polizia
Nuove minacce di morte e distruzione sono state rivolte intanto contro Nizza, il suo Municipio e, in particolare, contro il vice sindaco vicario Christian Estrosi, già primo cittadino. Lo ha riferito l'edizione on-line del quotidiano 'Nice-Matin', secondo cui la telefonata minatoria è pervenuta al servizio comunale 'Allo Mairie', un numero gratuito molto diffuso in Francia, che funge tanto per le emergenze quanto per le comuni pratiche amministrative. La chiamata, che è stata registrata, è giunta intorno alle 12,30, poco dopo la fine della cerimonia pubblica sulla Promenade des Anglais in memoria delle vittime della strage del 14 luglio. La voce al telefono avvertiva che la città sarà colpita di nuovo dal lutto e da non meglio precisati "gravi atti". L'autore del messaggio sarebbe già noto agli inquirenti.