Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Nord-Stream-2-scheda-gasdotto-russia-germania-gas-5383f8cc-f5e3-40da-ad03-7240113b6a4e.html | rainews/live/ | true
EUROPA

Energia e geopolitica

Che cos'è il gasdotto Nord Stream 2 (e come cambia l'assetto energetico dell'Europa)

L'America lo ha sempre osteggiato, con Trump e anche con Biden. La Germania lo ha voluto ma ora un'agenzia federale lo ha congelato. Una volta in funzione il nuovo gasdotto  consentirà a Mosca di trasportare verso la Germania (e verso l'Europa) ulteriori 55 miliardi in metri cubi di gas naturale all’anno

Condividi
Traccia del gas dotto Nord Stream 2
Che cos’è

Il Nord Stream 2 è stato completato il 6 settembre 2021 ed è un gasdotto che trasporta il gas naturale dai giacimenti russi alla costa tedesca, si estende per 1230 km sotto il Mar Baltico ed è il più lungo gasdotto del mondo. E’ stato ideato per potenziare il gas già fornito dalla Russia all’Europa raddoppiando il tracciato del già esistente Nord Stream che corre parallelo al nuovo progetto. L’infrastruttura è costata 11 miliardi di dollari ed è interamente di proprietà della compagnia energetica russa Gazprom, a maggioranza statale. La società possiede anche il 51% del gasdotto originale Nord Stream. Prima della costruzione dei due gasdotti Nord Stream il gas russo passava via terra, attraverso i territori di Ucraina e Bielorussia. Una volta in funzione Nord Stream 2 consentirà a Mosca di trasportare verso la Germania ulteriori 55 miliardi in metri cubi di gas naturale all’anno.  

Storia
Il progetto Nord Stream nasce nel 1997, per la situazione geopolitica di quel periodo prevedeva che il gasdotto non attraversasse né i paesi baltici e né Polonia, Bielorussia e Ucraina. Nazioni che vengono così escluse da eventuali diritti di transito e che non possono così intervenire sul percorso per sospendere la fornitura di gas all’Europa e mettere pressione negoziale alla Russia. La posa della prima conduttura Nord Stream è stata completata il 4 maggio 2011 e il 6 settembre dello stesso anno è entrato in funzione, inaugurato dall’allora presidente russo Dmitry Medvedev, dal primo mininstro francese Francois Fillon e dalla Cancelliera Angela Merkel l’8 novembre 2011. Viene costruita poi una seconda linea del gasdotto Nord Stream che entra in funzione nell’ottobre 2012. E poco dopo si comincia a passare a un ulteriore ampliamento della cubatura di gas da portare in Europa. Nasce così il progetto di Nord Stream 2.

Le polemiche
Sebbene i sostenitori del gasdotto, tra cui Germania e Russia, lo vedano come un ottimo affare che fornisce energia più economica e più pulita, Nord Stream 2 ha attirato l'ira di molti oppositori. La sua caratteristica principale, quella che poco piace agli americani, è di bypassare completamente gli Stati baltici, quelli di Visegrad (Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Ungheria), l’Ucraina e la Bielorussia, diminuendo la quantità di metri cubi di gas da spedire in Europa ma spazzando così via qualsiasi eventuale pretesa da parte di questi Paesi di fare pressione nel tavolo di negoziazione con Mosca. I leader e i legislatori statunitensi, sia democratici che repubblicani, temono che il gasdotto baltico darebbe alla Russia troppo potere sulle forniture di gas europee, consegnando al presidente russo Vladimir Putin un mercato e un potere geopolitico troppo ampio. Anche il presidente Trump, durante il suo mandato, ha tentato senza successo di silurare il progetto, sostenendo che Nord Stream 2 avrebbe reso la Germania "prigioniera della Russia", timori sostanzialmente condivisi anche dal presidente Biden.

Curiosità
Ogni linea del gasdotto Nord Stream 2 comprende circa 100.000 singoli tubi, ciascuno di 12 m di lunghezza. Le sezioni di tubo da 12 metri sono state saldate insieme e quindi posate nel Mar Baltico utilizzando una nave posatubi.
Le pareti dei tubi hanno uno spessore fino a 41 mm con un diametro interno costante di 1.153 mm. I tubi sono rivestiti internamente per ridurre l'attrito, ed esternamente per ridurre la corrosione, aumentare la protezione e aggiungere peso, rendendo la condotta più stabile sul fondale.