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MONDO

La guerra in Siria

Nuovi raid russi e governativi sulla città di Aleppo. Situazione sempre più disperata

L'esercito avanza nel centro storico di Aleppo. Gentiloni: è ora che Putin fermi Assad

 

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Continuano senza tregua i bombardamenti aerei sui quartieri orientali di Aleppo, quelli controllati dai ribelli. Nella città sono sempre più scarse le riserve di medicine e cibo per la popolazione assediata.

Le forze filogovernative in Siria hanno lanciato un attacco su quattro fronti alle aree controllate dai ribelli ad Aleppo, nel loro più grande assalto via terra da quando l'esercito ha avviato l'offensiva per riprendere la città. Lo ha fatto sapere un ufficiale di alto rango delle forze dell'opposizione. Intanto, un comandante di una milizia irachena che combatte con Damasco ha confermato che un vasto contingente militare ha iniziato a muoversi con blindati e carri armati per un attacco sui distretti in mano ai ribelli nell'est di Aleppo.

Ong, guardie frontiera turche uccidono 12 civili
Le guardie di frontiera turche hanno ucciso 12 civili nelle ultime 24 ore, facendo salire a 145 uccisi il bilancio dei siriani morti dopo esser stati colpiti dal fuoco dei militari turchi al confine tra i due Paesi dall'inizio del 2016. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), secondo cui i 12 uccisi sono caduti sotto il fuoco turco in tre località distinte tra ieri e oggi: nel distretto di Qamishli, in quello di Ras al Ayn e in quello di Tal Abiyad, nei settori centrali e orientali della frontiera e in aree a maggioranza curda.

Unicef, acqua contaminata per 100mila bimbi ad Aleppo 
Ad Aleppo oltre 100.000 bambini sono costretti a bere acqua contaminata. Lo afferma l'Unicef, che ricorda come 5 giorni fa gli intensi attacchi hanno danneggiato le stazioni di pompaggio dell'acqua che fornivano acqua pulita a 250.000 persone nella parte orientale della città. "L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) chiede l'immediata creazione di vie umanitarie per evacuare i malati e i feriti dalla parte orientale della città" di Aleppo, in Siria. L'appello è stato lanciato dalla portavoce Fadela Chaib, in conferenza stampa a Ginevra. Secondo l'Oms soltanto 35 medici restano nella zona assediata dalle forze governative. Queste ultime hanno lanciato intanto un massiccio attacco via terra su quattro fronti per riprendere la zona orientale della città.

Parroco di Aleppo: Qui si combatte una guerra mondiale
Su Radio 1 Rai, Padre Ibrahim Alsabagh, francescano, parroco latino di Aleppo ha detto che  "quella che si combatte in Siria è una guerra mondiale e Aleppo ne è l'epicentro. La soluzione non potrà arrivare da un accordo fra il governo di Assad e i capi delle milizie. Occorre un accordo internazionale, perché sono tanti i Paesi che hanno le mani dentro la Siria: Turchia, Iran, Arabia Saudita, Qatar, Giordania, Israele. Sono americani e russi che devono trovare una intesa, è inutile pensare a una soluzione che arrivi dal terreno". "Noi viviamo in una continua sofferenza, da anni. Aleppo est o Aleppo ovest, la zona controllata dall'esercito regolare e quella controllata dalle milizie...la sofferenza è sempre la stessa.- Ha aggiunto- Spesso senza acqua, sempre senza elettricità, privi di medicine essenziali, cibo, coi prezzi alle stelle, con il terrore continuo per le bombe che cadono sulle case, sulle chiese, sugli ospedali, sulle scuole". 

Intanto continuano le polemiche dopo le dure accuse contro la Russia durante il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, convocata da Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti per far cessare i bombardamenti su Aleppo, ristabilendo la tregua. Secondo gli accusatori di Mosca, sarebbero stati gli aerei russi a sganciare le bombe sulla parte orientale della città, quella sotto assedio e in mano ai ribelli, dove vivono 275.000 civili.

In risposta, l'inviato russo, Vitaly Churkin, ha accusato l'opposizione moderata della rottura del cessate il fuoco, sostenendo che gruppi estremisti a Aleppo est tengono in ostaggio la popolazione, impedendo ai cittadini di uscire e utilizzandoli come scudi umani. Churkin ha elogiato il regime di Assad per la sua "moderazione ammirevole", spiegando che "il regime siriano utilizza solo la forza aerea per ottenere i terroristi fuori della città, con vittime civili minime", e respingendo le accuse di uccisioni di massa ad Aleppo.

Gentiloni: E' ora che Putin fermi Assad
"II bombardamento di un convoglio umanitario delle Nazioni Unite, la denuncia unilaterale da parte del regime di Damasco della tregua e la barbara offensiva militare in corso sulla parte orientale di Aleppo sembrano aver soffocato ogni speranza. Le riunioni sulla Siria cui ho preso parte a New York la settimana scorsa hanno registrato questo senso di impotenza. Ma non possiamo arrenderci alla guerra. Aleppo ci interpella tutti". Lo afferma Paolo Gentiloni in un intervento pubblicato dall'Unità nel quale sottolinea che "l'Italia lavora per due obiettivi. Anzi tutto ribadire che non esiste una soluzione militare alla crisi. L'accordo raggiunto a Ginevra il 9 settembre scorso da Kerry e Lavrov aveva rappresentato il culmine degli sforzi russo-americani per ricomporre gli interessi in gioco: una transizione politica credibile e irreversibile, da un lato; il coordinamento della lotta ai gruppi terroristici, dall'altro. Il tutto nel quadro di un piano d'azione condiviso volto a rilanciare la transizione politica sotto la guida Onu di De Mistura. Per quanto difficile oggi possa apparire, dobbiamo impegnarci per riannodare quel filo".