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POLITICA

Il caso

Nuovo caso Siri: la procura di Milano apre un'inchiesta sull'acquisto della palazzina di Bresso

L'inchiesta nasce dall'anticipazione della puntata di questa sera di Report, che ha scoperto l'acquisto di una palazzina con un un mutuo aperto a San Marino da parte del sottosegretario, già indagato in un'inchiesta per corruzione. E a questo proposito, il premier Conte ufficializza: "Caso Siri mercoledì in CdM, nessuna conta"

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La Procura di Milano ha aperto un'inchiesta, al momento senza ipotesi di reato né indagati, sul caso dell'acquisto da parte del sottosegretario Armando Siri di una palazzina a Bresso, nel Milanese, attraverso un mutuo di 585 mila euro acceso con una banca di San Marino. 

Inchiesta che nasce dall'anticipazione della puntata di lunedì 6 maggio di Report, che ha scoperto l'acquisto di una palazzina  con un un mutuo aperto a San Marino da parte di Siri.



A stretto giro era arrivata la replica del senatore Armando Siri: "L'acquisto è avvenuto con una procedura regolare e trasparente nel rispetto di tutte le norme vigenti comprese quelle anti riciclaggio. I fondi sono frutto di un regolare mutuo. Anche i dettagli di questa operazione - sottolinea Siri - saranno spontaneamente forniti all'autorità giudiziaria qualora ritenuti di interesse. Se riterrò il servizio diffamatorio, sporgerò querela".

Conte: "Consiglio dei Ministri mercoledì, su Siri non andremo alla conta"
ll Consiglio dei ministri in cui si discuterà del provvedimento di revoca dell'incarico al sottosegretario Armando Siri si terrà "mercoledì mattina" ha ufficializzato il presidente del Consiglio a margine della cerimonia di inaugurazione della nuova sede unitaria dei Servizi. Sulla questione Siri, il capo del Governo ha assicurato: "Non andremo alla conta". "Troveremo una soluzione e si ricomporrà tutto" ha poi concluso.

I difensori di Siri incontrano i pm per fissare l'interrogatorio
I difensori del sottosegretario Armando Siri e dell'imprenditore Franco Arata hanno avuto un incontro oggi in Procura, a Roma, con i titolari del procedimento in cui si ipotizza il reato di corruzione. Un incontro nato dall'esigenza di fissare le date dei rispettivi interrogatori che si terranno a breve.

In base a quanto si apprende toccherà prima ad Arata il confronto con gli inquirenti che gli contestano la "promessa o dazione" di 30 mila euro all'esponente della Lega in cambio di una sua "sponsorizzazione" per l'inserimento di emendamenti per incentivi a favore del cosiddetto mini-eolico. Quindi sarà la volta di Siri, anche se al momento non è chiaro se il suo sarà un vero e proprio interrogatorio o se renderà dichiarazioni spontanee ai pubblici ministeri.

Di Maio: Spero non serva voto, ma risultato è scontato
"In Cdm noi abbiamo la maggioranza, ma spero che non ci sia bisogno di votare, nel caso il risultato sarebbe scontato. Sconsiglierei di arrivare in Cdm. In ogni caso noi non apriamo alcuna crisi. Se la Lega volesse farlo farebbe come Mastella con il governo Prodi". Così il vicepremier Luigi Di Maio alla registrazione di 'Povera Patria' in onda stasera su Rai2. "Questa è la vicenda di un politico che prova ad aiutare un imprenditore con una legge 'ad aziendam'", prosegue. "Se mi fido di Siri? Se mi fidassi direi che può rimanere al suo posto".