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MONDO

"Gli Usa guideranno una coalizione di 10 Nazioni tra cui l'Italia"

Obama: "Mercoledì piano strategia contro Isis. Sì a raid aerei, no invio di truppe di terra"

"Quello che stiamo facendo sarà diverso da quello che abbiamo fatto in Iraq nel 2003". Il presidente americano Barack Obama preannuncia così alcuni punti della strategia "regionale" contro l'Isis e i focolai in Medioriente. Un piano di interventi che la Casa Bianca distingue dalla campagna militare del 2003 contro Saddam Hussein, quando contro il "Rais" Washington inviò anche truppe di terra

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"Quello che stiamo facendo non  è l'equivalente della guerra in Iraq del 2003, martedì o mercoledì farò un discorso per spiegare chiaramente quello che stiamo facendo e perché la gente capisca". Il presidente Usa Barack Obama annuncia in questo modo di voler chiarire la natura dell'intervento contro il califfato dell'Isis. Un intervento che definisce "diverso" dalla campagna militare con gli alleati occidentali contro l'Iraq di Saddam Hussein nel 2003, perché "non prevederà l'invio di truppe di terra".

"Una coalzione di 10 nazioni tra cui l'Italia contro l'Isis"
Nell'intervista in onda stasera sulla Nbc, Barack Obama oltre ad aver ribadito che "non invierà truppe di terra in Iraq o Siria", ha confermato che Washington sarà alla guida di "una coalizione internazionale" di 10 Paesi - tra cui l'Italia - che si limiterà a raid aerei a sostegno delle truppe di Baghdad e dei peshmerga curdi.
Il presidente non ha invece voluto rivelare se autorizzerà bombardamenti anche in Siria, dove si trova la roccaforte di Is a Raqqa.

La scorsa settimana Barack Obama aveva dichiarato di "non aver ancora una strategia" contro il califfato e di voler costruire una "visione" per l'intera regione mediorientale. Una "strategia" che Obama ha affermato di voler costruire, confrontandosi con il Congresso americano e con gli alleati Occidentali.