MONDO
Vertice bilaterale a Bruxelles
Obama: "Nuove misure contro la Russia se necessario". Cameron: "Putin si fermi o nuove sanzioni"
Per Obama le eventuali nuove misure in merito alla crisi ucraina comporteranno maggiori costi per Mosca, la cui economia è già indebolita dalle sanzioni varate nelle scorse settimane. Sulla stessa linea il premier inglese David Cameron. Entrambi hanno sottolineato la necessità per il Cremlino di riconoscere il neo presidente ucraino
Il G7 è pronto a decidere ulteriori misure contro la Russia se non ci saranno passi verso una decisa de-escalation in Ucraina, misure che comporteranno maggiori costi a Mosca la cui economia è già indebolita dalle sanzioni varate nelle scorse settimane. Lo ha detto il presidente Usa Barack Obama alla conferenza stampa con il premier britannico David Cameron al termine dell'incontro bilaterale a Bruxelles.
Per il presidente degli Stati Uniti, Vladimir Putin ha tra le due e le quattro settimane per cambiare rotta in Ucraina, pena le nuove misure restrittive.
Obama ha sottolineato che i lavori del vertice sono stati incentrati sulla crisi in Ucraina e sulla sicurezza energetica. "Si tratta del primo G7 senza la Russia in 20 anni", ha detto, ricordando la decisione di sospendere Mosca dal G8 dopo l'invasione della Crimea.
Il capo della Casa Bianca ha poi sottolineato che l'elezione del nuovo presidente ucraino Petro Poroshenko è "un'occasione" che Mosca deve cogliere, per "riconoscerlo come il legittimo presidente", altrimenti "siamo pronti ad imporre nuove sanzioni".
Sulla stessa linea il premier inglese Cameron: "Lo status quo in Ucraina è inaccettabile", "la destabilizzazione deve finire" e il presidente russo Putin deve riconoscere il presidente ucraino Poroshenko e fermare il flusso di armi. "Se questo non succede siamo pronti ad altre sanzioni".
Per il presidente degli Stati Uniti, Vladimir Putin ha tra le due e le quattro settimane per cambiare rotta in Ucraina, pena le nuove misure restrittive.
Obama ha sottolineato che i lavori del vertice sono stati incentrati sulla crisi in Ucraina e sulla sicurezza energetica. "Si tratta del primo G7 senza la Russia in 20 anni", ha detto, ricordando la decisione di sospendere Mosca dal G8 dopo l'invasione della Crimea.
Il capo della Casa Bianca ha poi sottolineato che l'elezione del nuovo presidente ucraino Petro Poroshenko è "un'occasione" che Mosca deve cogliere, per "riconoscerlo come il legittimo presidente", altrimenti "siamo pronti ad imporre nuove sanzioni".
Sulla stessa linea il premier inglese Cameron: "Lo status quo in Ucraina è inaccettabile", "la destabilizzazione deve finire" e il presidente russo Putin deve riconoscere il presidente ucraino Poroshenko e fermare il flusso di armi. "Se questo non succede siamo pronti ad altre sanzioni".