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MONDO

Conferenza stampa a Washington del presidente uscente

Obama: "Trump ha elementi del suo carattere che non gli torneranno utili"

Intanto le voci di un possibile incarico alla Casa Bianca per Steve Bannon, esponente dell'ultradestra bianca e razzista, scatenano le ire di ebrei e musulmani

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Prima conferenza stampa alla Casa Bianca di Barack Obama dopo l'elezione di Donald Trump a 45mo presidente degli Stati Uniti. Un incontro con la stampa che Obama, come gran parte dei giornalisti presenti, fino a qualche giorno fa sicuramente immaginava diverso, incentrato sulla vittoria di Hillary Clinton. E invece, come ovvio, tutte le domande si sono concentrate sulla prossima presidenza del 'tycoon newyorkese'.

Obama: "Il popolo ha parlato e Donald Trump è il presidente eletto"
Così il presidente uscente sul suo successore: "Starà a lui creare un team che funzioni. Chi non lo ha votato deve riconoscere che è così che il sistema democratico funziona. Ho preoccupazioni? Certo che sì. Abbiamo delle emergenze su tante questioni. Ma il governo federale e la nostra democrazia sono parti di una stessa macchina, ci vuole tanto lavoro per fare cambiamenti alle politiche".

Obama: "Trump ha elementi del suo carattere che non gli torneranno utili" 
"Proprio a causa della ferocia e del veleno della campagna elettorale, è importantissimo inviare segnali di unità e tendere la mano a minoranze, donne, e agli altri che erano preoccupati dalle cose ascoltate in campagna. Credo sia qualcosa che lui vuole fare, ma ha impegni verso i suoi sostenitori a cui deve tenere fede. La mia speranza è che quell'impulso alla fine venga fuori, ma è troppo presto per giudicare".

Obama: "Consegnerò la Casa Bianca nella miglior situazione possibile"
"E' importante che il presidente eletto Donald Trump riconosca le sue priorità, distingua tra quel che diceva in campagna elettorale e quello che può fare, perché alcune cose suonano bene ma non sempre si trasformano in buone politiche. Il mio ruolo - ha detto il presidente uscente - è che quando consegnerò la Casa bianca a Trump, essa sia nella miglior situazione possibile, in modo da essergli utile per costruire progressi a partire da quelli fatti da noi. Il mio consiglio, come gli ho già detto, è che la campagna è ben diversa dal governo. Credo Trump voglia esser un presidente di successo, so che farà di tutto per lavorare per tutti".

Nato e Ue
"Nella mia conversazione con il presidente eletto Donald Trump - ha detto Obama - lui ha espresso grande interesse nel mantenere le relazioni strategiche importanti, quindi in Europa riporterò il suo impegno per la Nato. Credo uno dei punti più importanti sia far sapere loro che avremo sempre determinazione sul nostro impegno per relazioni nella Nato molto robuste e forti, riconoscendo che la relazione con l'Ue è importante per gli Usa e per il mondo".

"Democratici riflettano sul futuro"
"Credo che il partito democratico debba elaborare e riflettere dopo la sconfitta elettorale, sapere i propri limiti è utile e importante, e che non debba lasciare i suoi valori principali quali un'economia che funzioni per tutti, un'America migliore quando include tutti, l'insistenza sulla dignità e il potenziale dato da Dio a ciascuno a prescindere da sesso, razza, orientamento sessuale o estrazione sociale, propensione per un mondo in cui si mantenga l'America sicura ma si riconosca che il potere può non derivare solo dalla forza militare, ma anche da idee e valori".

L'intervista alla Cbs di Donald Trump: "Fuori 3 milioni di clandestini"
Donald Trump, a tutto campo, ha delineato la sua visione dell'America nella prima intervista tv alla Cbs dopo le elezioni americane: ha ammorbidito leggermente la sua posizione sull'immigrazione, ma ha confermato la linea aggressiva sui temi dell'aborto e del diritto alle armi. Il muro lungo la frontiera con il Messico si farà, ma in alcuni tratti potrebbe essere 'solo' una barriera di filo spinato; e saranno espulsi fino a 3 milioni di immigrati clandestini, ma quelli con precedenti penali (erano 11 milioni quelli 'minacciati' durante la campagna elettorale).

Quanto alle nuove nomine alla Corte Suprema, Trump ha annunciato che sceglierà giudici contrari all'aborto e favorevoli al diritto dei cittadini privati a possedere armi, sancito dal Secondo emendamento della Costituzione. Il presidente eletto non considera invece un "problema" i matrimoni tra omosessuali.

Nel corso dell'intervista, durata circa un'ora, Trump ha anche cercato di rassicurare quella larga fetta di americani che guarda spaventata al suo arrivo alla Casa Bianca. "Credo che non mi conoscano. Non abbiate paura: riporteremo indietro il nostro Paese verso la grandezza perduta", ha assicurato rivolgendosi alle migliaia dello slogan, 'Not my president', che in questi giorni stanno protestando contro la sua elezione.

Le prime nomine
Comincia intanto a delinearsi la squadra del presidente eletto. Trump ha infatti scelto come chief of staff della Casa Bianca Reince Priebus, presidente del partito repubblicano. Stephen Bannon invece, presidente della campagna elettorale, sarà il suo chief strategist e il suo consigliere 'anziano'. Lo rende noto un comunicato. Ex manager di Goldman Sachs, presidente del sito conservatore Breitbarb News, Bannon era in lizza anche per diventare capo dello staff della Casa Bianca, incarico però affidato a Reince Priebus.

La critica di musulmani-ebrei Usa su Bannon
La comunità ebraica e quella musulmana in Usa protestano contro la nomina di Steve Bannon: "E' una scelta che rende l'appello all'unità una presa in giro", afferma il Council on American-Islamic relations. L'accusa a Bannon è quella di aver trasformato il suo sito Breibart in uno strumento di "propaganda etnica e di nazionalismo bianco", con posizioni "razziste" e, aggiungono gli ebrei, "antisemite". "Bannon deve andare via - attacca infatti anche l'Anti-Defamation League - se Trump vuole davvero essere il presidente di tutti".

Democratici Usa: no 'suprematisti' a Casa Bianca
Democratici in Congresso all'attacco di Donald Trump sulla nomina di Bannon. "Non bisogna edulcorare la realtà. E la realtà è che un nazionalista bianco è stato nominato capo stratega dell'amministrazione Trump", afferma Nancy Pelosi, leader della minoranza alla Camera dei Rappresentanti. Anche per il leader della minoranza al Senato, Harry Reid, la nomina "è un chiaro segnale che i bianchi suprematisti saranno rappresentati al massimo livello nella Casa Bianca di Trump".

Portavoce Trump difende Bannon: 'Brillante stratega'
Donald Trump scende in campo per difendere la controversa nomina di Steve Bannon: "Chi lo critica - ha detto la portavoce del tycoon, Kellyanne Conway -  dovrebbe andare a guardare il suo curriculum. Bannon è uno stratega brillante, e con Reince Priebus sta facendo sacrifici enormi per servire il presidente".