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MONDO

Il carcere della discordia

Obama critica il Congresso per la mancata chiusura di Guantanamo. E trasferisce 4 detenuti

Il presidente uscente si toglie un ultimo sassolino dalla scarpa e, prima di lasciare la Casa Bianca nelle prossime ore, attacca il Congresso per aver impedito la realizzazione di una delle promesse su cui si era impegnato nel 2008

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Nel suo ultimo giorno da presidente americano, Barack Obama critica il Congresso, e i repubblicani che ora lo controllano interamente, per avere bloccato i suoi sforzi volti a chiudere Guantanamo. Il 44esimo Commander in Chief ha scritto una lettera indirizzata allo speaker della Camera e al presidente pro tempore del Senato dicendo che il carcere di massima sicurezza che gli Usa hanno a Cuba "non doveva essere aperto".

Secondo Obama, il carcere "minaccia la sicurezza nazionale americana" perché i "terroristi lo usano per la loro propaganda, le sue attività prosciugano le nostre risorse militari in tempi di tagli alle spese e ledono le nostre partneship con alleati e Paesi della cui cooperazione abbiamo bisogno".

Obama è chiarissimo: "Non c'è alcuna giustificazione al di là della politica nel tenere aperta con insistenza questa prigione. I membri del Congresso che hanno ostacolato gli sforzi per chiuderla, data la posta in gioco per la nostra sicurezza, hanno abdicato alla loro responsabilità nei confronti del popolo americano". 

Obama trasferisce altri 4 detenuti da Guantanamo
Intanto il Pentagono ha trasferito altri 4 detenuti di Guantanamo in altri Paesi, fa sapere una fonte della Difesa Usa. E' l'ultimo trasferimento di prigionieri della presidenza Obama, alla vigilia dell'insediamento di Donald Trump che sulla prigione per terroristi e presunti tali ha uidee diametralmente opposte alle sue. Ormai nel supoercarcere sull'isola di Cuba restano 41 detenuti.