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MONDO

"Sentenza Manning sproporzionata"

Obama: la democrazia americana ha bisogno della stampa

Ultima conferenza con i giornalisti del presidente uscente degli Stati Uniti prima dell'insediamento, venerdì 20, di Donald Trump. "Rapporti costruttivi con la Russia sono una priorità"

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Barack Obama approfitta dell'ultima conferenza stampa da presidente degli Stati Uniti per ringraziare i giornalisti e sottolinearne il ruolo. "Avere voi in questo edificio ci ha fatto lavorare tutti meglio, perché la stampa è l'occhio critico su quelli che hanno il potere", dice sottolineando che "gli americani e la democrazia hanno bisogno della stampa. Continuate con la stessa tenacia". Un saluto che stride con le note difficoltà di rapporto del suo successore con i media. Poi Obama attacca senza nominarlo Donald trump quando afferma che "riunire (in campi) i migranti, o mettere la museruola alla stampa è qualcosa che corrompe i valori di base" della democrazia americana. 

Wikileakes, "Sentenza Manning sproporzionata"  
Obama parla anche della sua ultima decisione, quella di ridurre la pena alla "gola profonda" dello scandalo Wikileaks. ''Chelsea Manning ha scontato una dura sentenza in carcere'': la sua condanna era sproporzionata, dice il presidente. ''Ho valutato il caso nei dettagli'', afferma poi e spiega di non prestare attenzione ai tweet di Julian Assange, che aveva chiesto la grazia per l'ex militare in cambio della propria consegna alla giustizia degli Stati Uniti. Prima di cambiare sesso, Manning era stato condannato a 35 anni di carcere, ridotti da Obama a sette, per aver passato nel 2010 informazioni classificate al gruppo WikiLeaks, che poi le diffuse. L'ex militare sarà scarcerata a maggio.

Rapporti costruttivi con la Russia sono una priorità 
"Intrattenere rapporti costruttivi con la Russia è una priorità degli Stati Uniti ed è nell'interesse del mondo", dice ancora Obama, ma aggiunge: con il ritorno di Vladimir Putin alla presidenza c'è stata un'escalation del sentimento anti-americano. Spiegando che la relazione con Putin si è deteriorata rispetto al suo arrivo alla Casa Bianca, Obama ha descritto il senso delle sanzioni imposte per il ruolo del Cremlino nelle tensioni in Ucraina: la Russia ha annesso la penisola della Crimea nel marzo 2014 portando la comunità internazionale a condannare tale mossa. "E' importante per gli Usa difendere il principio generale per cui una grande nazione non può fare bullismo con una piccola, invadendola".

Su Israele divergenze con Trump 
Il presidente uscente sottolinea di avere "punti di vista diversi" con il suo successore sullo spostamento dell'ambasciata Usa in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme, come promesso da Donald Trump. Obama ribadisce che "lo status quo (l'assenza di progressi nei negoziati di pace) è pericoloso per Israele" ed è "un male" per l'intera regione. "Continuo a essere preoccupato per la questione israelo-palestinese. Continuo a credere che lo status quo sia insostenibile sia per Israele che per la Palestina che per la sicurezza e la stabilità di tutta la regione e anche per la sicurezza degli Stati Uniti". Gli insediamenti stanno rendendo la soluzione dei due Stati impossibile, afferma.