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ITALIA

Il rapporto sulle migrazioni internazionali

Ocse: in Italia 5 milioni di immigrati nel 2015

Romania, Albania e Marocco tra i principali paesi di origine. Scarpetta: "Il picco della crisi umanitaria dei rifugiati è dietro di noi" 

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Nel 2015 in Italia risiedevano circa cinque milioni di immigrati, l'equivalente dell'8,3% della popolazione. Lo afferma l'Ocse nel suo ultimo rapporto sulle "prospettive delle migrazioni internazionali", specificando che i flussi di immigrazione "sono rimasti stabili rispetto  a quelli del 2014".

Secondo l'organizzazione, i principali paesi di origine sono stati la Romania (1,1 milioni), l'Albania (467mila) e il Marocco (437mila). La Lombardia è la regione che ha accolto il maggior numero di immigrati, seguita dal Lazio e dall'Emilia Romagna. Sempre nel 2015, l'Italia ha rilasciato 238.900 permessi di soggiorno, il 3,9% in meno rispetto all'anno precedente, e ha accordato la nazionalità a circa 180mila persone, 50mila in più del 2014.

Italia terzo paese per richieste asilo in 2016 dopo Usa e Germania
Tra i paesi appartenenti all'area Ocse che nel 2016 hanno ricevuto il maggior numero di richieste di asilo, l'Italia si posiziona al terzo posto con 122.120 domande, dietro agli Stati Uniti (261.970) e alla Germania (722.360). Lo afferma l'organizzazione nel suo rapporto sulle migrazioni internazionali, sottolineando che "dopo aver registrato nel 2015 il maggior numero di richiedenti asilo dalla seconda Guerra Mondiale (1,66 milioni), i paesi dell'Ocse hanno avuto un altro anno di forte pressione, con 1,64 milioni di richieste".

In Italia più di 180mila irregolari nel 2016
Citando i dati dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, l'Ocse afferma nel suo ultimo rapporto sulle migrazioni internazionali che nel 2016 "più di 180mila immigrati irregolari sono arrivati sulle coste italiane". Un aumento del 18% rispetto all'anno precedente. Tra i principali paesi d'origine, l'organizzazione indica la Nigeria, l'Eritrea e la Guinea. Nello stesso anno l'Italia ha ricevuto più di 120mila richieste di asilo, il 47% in più del 2015. Il 5% dei richiedenti ha ottenuto lo statuto di rifugiato, il 21% ha ricevuto una protezione umanitaria e il 12% ha beneficiato di una "protezione sussidiaria".

Scarpetta: superato il picco della crisi umanitaria
"Il picco della crisi umanitaria dei rifugiati è dietro di noi: i flussi senza precedenti riscontrati nel corso della seconda metà del 2015 e all'inizio del 2016 sono diminuiti nel corso dell'anno passato". Lo afferma Stefano Scarpetta, direttore per l'occupazione, il lavoro e  gli affari sociali all'Ocse, nell'introduzione del rapporto. "Migliorare l'integrazione degli immigrati e dei loro bambini, compresi i rifugiati, è essenziale nella prospettiva di costruire un futuro più prosperoso e più inclusivo" continua poi Scarpetta, sottolineando i  "cambiamenti importanti" in corso di realizzazione per "integrare i rifugiati". Tra questi, il direttore evoca come esempi "il programma di integrazione accelerata" in Svezia e "la prima legge sull'integrazione in Germania". Sul piano internazionale, questi temi sono ancora "assenti",  anche se  la "situazione si sta evolvendo".