Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Oggi-Consiglio-Ue-Kurz-avverte-recovery-fund-non-apra-a-condivisione-debito-Ue-b443ba60-f835-4fe3-806c-c089503d4b14.html | rainews/live/ | true
ECONOMIA

Michel: bisogna chiudere, a luglio Consiglio Ue in presenza

Oggi il Consiglio europeo, Kurz: "Recovery Fund non apra a condivisione del debito Ue"

Si cerca un accordo sul bilancio 2021-2027 e sul piano per la ripresa e la resilienza. L'accordo non è atteso oggi, date le divergenze sull'uno e sull'altro. E il cancelliere austriaco ribadisce la posizione del gruppo dei 'frugali': sussidi e non prestiti a fondo perduto. Se finanziamenti non rimborsabili, siano soggetti a controllo esterno e condizionato. Conte: su Recovery Fund serve accordo entro luglio

Condividi

Consiglio europeo riunito in videoconferenza per cercare un accordo sul bilancio 2021-2027  e sul piano per la ripresa e la resilienza. In tutto, si tratta di 1850 miliardi (1100 il bilancio europeo e 750 per il piano  per uscire stabilmente dalla recessione). Non è atteso un accordo oggi date le divergenze sull'uno e sull'altro.

L'attesa è che i capi di Stato e di Governo diano mandato al presidente Ue Charles Michel per avvicinare le posizioni con proposte di compromesso. Un nuovo vertice è messo in cantiere per il 9 o 10 luglio e forse ne occorrerà un terzo di lì a poco. Ma saranno riunioni 'fisiche' a Bruxelles: i responsabili di governi si sono dichiarati incapaci di trattare su argomenti così complessi per videoconferenza.

Kurz avverte: "Stabilire le condizioni per vincolare gli aiuti"
Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, intanto, chiarisce: "Il Recovery Fund non deve aprire la strada a un'unione del debito" perciò "deve esserci un limite di tempo" e "si deve discutere di chi paga quanto, di chi beneficia di più e di quali condizioni vincolano gli aiuti". Così il cancelliere austriaco Sebastian Kurz in un messaggio diffuso su Twitter a margine del vertice Ue. "L'Austria è ben coordinata con Danimarca, Olanda e Svezia" e vuole "contribuire"al dibattito Ue, sottolinea Kurz, "l'obiettivo" di Vienna "è mostrare solidarietà ai Paesi più colpiti dal coronavirus".

Kurz spera in un avvicinamento delle posizioni, ma insistite sul fatto che gli aiuti, soprattutto se a fondo perduto, debbano essere condizionati e soggetti a controllo. L'Austria - insieme a Olanda, Danimarca e Svezia - fa parte del gruppo dei 'frugali', che guardano con scetticismo al piano economico proposto dalla Commissione europea (500 miliardi in sussidi non rimborsabili e 250 miliardi sotto forma di prestiti). Pur riconoscendo che permangono molti interrogativi aperti, Kurz si è augurato che le posizioni si avvicinino in modo da raggiungere un accordo soddisfacente per tutti al vertice di luglio. Tuttavia, ha insistito sul fatto che gli aiuti debbano essere limitati nel tempo per evitare qualsiasi tipo di mutualizzazione, ha ribadito che preferisce i prestiti ai sussidi non rimborsabili e, nel caso di finanziamenti a fondo perduto, ha detto che devono essere soggetti a controllo esterno e condizionato.

Conte: su Recovery serve accordo entro luglio. Proposta Commissione Ue equa, non scendere al di sotto
"La proposta della Commissione è equa e ben bilanciata. Sarebbe un grave errore scendere al di sotto delle risorse finanziarie già indicate. E anche la combinazione tra prestiti e sussidi è ben costruita. Anche i tempi sono molto importanti. Dobbiamo assolutamente chiudere l'accordo entro luglio. E dobbiamo assecondare gli sforzi della Commissione direndere disponibili alcune risorse già per quest'anno" ha sottolineato il premier al Consiglio Ue.

"Recovery e Bilancio pacchetto indivisibile"
Dobbiamo mantenere distinti i criteri di allocazione del Quadro Finanziario Pluriennale e quelli del "Next Generation EU" e, in ogni caso, considerare queste due proposte come componenti un unico pacchetto indivisibile. Questo consentirà all'Italia di avere un atteggiamento più flessibile su alcuni aspetti del QFP, ad esempio quelli che appaiono più anacronistici (come i "rebates"), ha aggiunto il premier durante il suo intervento. 

Rutte elogia l'Italia: bene spirito riforme
Il primo ministro olandese, Mark Rutte, nel suo intervento al Vertice Ue in videoconferenza ha parlato positivamente dei piani di riforme di cui sta discutendo il governo in Italia. Lo si apprende da diverse fonti. Nella riunione con gli altri leader sul Recovery Fund, Rutte avrebbe spiegato di guardare con favore allo spirito che sta ispirando il governo Conte sulle riforme, in particolare gli investimenti e le misure per aumentare produttività e crescita.

Michel: proposta di compromesso, a metà luglio Consiglio Ue in presenza
Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha annunciato che farà una proposta di compromesso sul Recovery Fund prima di un Vertice tra i leader che si terrà a meta di luglio. Dopo la videoconferenza di oggi "sono pronto a iniziare immediatamente veri negoziati", ha detto Michel, in una conferenza stampa. Dopo tre settimane di consultazioni con le capitali, seguite alla proposta della Commissione sul Recovery Fund e sul bilancio 2021-27 dell'Ue, "ora passiamo a un'altra fase: negozieremo", ha spiegato Michel. "Intendiamo avere un vertice fisico intorno a metà luglio a Bruxelles, prima metterò sul tavolo alcune proposte concrete (...) per essere in grado di prendere decisioni il più presto possibile".

Lettera di 5 gruppi Pe ai leader Ue: no compromessi
Cinque dei sette gruppi al parlamento europeo, dal centrodestra alla sinistra europea, hanno siglato una sorta di sorta di 'alleanza senza precedenti'sugli orientamenti di bilancio dell'Unione, chiedendo in una lettera ai capi di stato e di governo in vista della riunione odierna del Consiglio europeo di "non scendere a compromessi sulfuturo dell'Unione europea". A firmare la missiva il Ppe, i Socialisti e democratici (S&D), Renew Europe, Verdi e la sinistra Gue che chiedono al Consiglio europeo di "abbinare le dichiarazioni politiche con mezzi di bilancio sufficienti".

Manfred Weber, presidente del gruppo Ppe, Iratxe Garcia-Perez (S&D), Dacian Ciolos (Renew Europe), Philippe Lamberts e SkaKeller (Verdi/Ale), e Manon Aubry e Martin Schirdewan (Gue/Ngl) definiscono "un buon punto di partenza" la proposta della Commissione, ma avvertono che i 500 miliardi di euro di sussidi previsti dal fondo di rilancio "sono il minimo indispensabile" e dunque si oppongono a qualsiasi riduzione. "Concorderete sul fatto che è difficile ignorare la maggioranza dei due terzi dei membri eletti che rappresentano il Nord, il Sud, l'Est e l'Ovest" del continente, sostengono.

Sassoli: "Le risorse ci sono, basta con le favole"
I Paesi membri dell'Ue "non sono a mani nude" nella lotta contro la crisi provocata dalla pandemia di  Covid-19. "Tutti i Paesi hanno risorse e possibilità di intervento.  Non vorrei che si raccontasse la favola che le nostre economie sono a  terra perché non arrivano i soldi del Recovery Fund". Lo sottolinea il presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, rispondendo, in  conferenza stampa a Bruxelles, ad una cronista che gli chiedeva quando arriveranno i soldi per gli italiani.  "Perché - ricorda ancora Sassoli - strumenti e risorse sono già  disponibili. E sono tanti". Certo, "vogliamo di più", ma già "oggi,  con tutto quello che è stato fatto, tutti i Paesi hanno delle  possibilità. Questo - sottolinea - è tempo di grande responsabilità  per tutti, non di scaricabarile. Gli strumenti ci sono, ci sono tante  opportunità che possono essere sfruttate". Certo, "ci auguriamo che il Recovery Plan possa aggiungere" risorse a quelle che già sono disponibili, conclude Sassoli.

Chiarezza su risorse proprie Bilancio o no accordo
Il Parlamento europeo non approverà il pacchetto della Commissione sulla risposta della Ue alla crisi se non ci sarà chiarezza sulle risorse proprie dell'Unione con cui finanziare il prossimo bilancio a lungo termine, ha aggiunto Sassoli. Sul Recovery Fund "non ci sarà un accordo senza una chiarezza sulle risorse proprie e senza un calendario". "Il Parlamento vuole avere l'ultima parola come autorità di bilancio - ha ribadito Sassoli - ed eserciterà le sue prerogative".