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MONDO

Usa

Oggi Trump diventa presidente, maxi cerimonia, tafferugli a Washington: "Inizia la resistenza"

Intercettazioni e transazioni finanziarie nel mirino delle indagini dell'intelligence Usa su possibili legami tra dirigenti russi ed ex collaboratori di Donald Trump, incluso l'ex presidente della sua campagna elettorale Paul Manafort. Secondo il New York Times, la prosecuzione dell'inchiesta significa che il presidente eletto giurerà oggi con alcuni suoi ex collaboratori sotto investigazione, sullo sfondo delle accuse a Mosca di aver interferito nelle elezioni americane. Il presidente eletto si insedia alla Casa Bianca e 'inizia la resistenza': a New York grande manifestazione, a Washington si sono registrati momenti di tensione quando alcuni manifestanti anti-Trump sono venuti a contatto con i fan del tycoon.

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Oggi gli Stati Uniti entrano nell'era Trump. A mezzogiorno ora locale l'insediamento del 45mo presidente americano: cerimonia da 200 milioni di dollari, la più costosa della storia; misure di sicurezza imponenti; attese circa 900mila persone. "Quello che voglio è un cambiamento reale", ha detto il presidente eletto

''Per ora è stato tutto perfetto, ma il grande momento arriverà domani (oggi in Italia, ndr), intorno alle 12. E non fa niente se pioverà: la gente realizzerà che i miei capelli sono veri''. Lo ha detto Trump scherzando alla vigilia della sua inaugurazione da presidente degli Stati Uniti, durante la cena di gala con i donatori a Washington Dc dove ha ribadito di non portare il toupet.  "Sara' un governo fantastico. Sono molto orgoglioso delle mie scelte": ha detto commentando le sue nomine. 

La transizione caotica
A poche ore dal giuramento cresce la polemica sul nuovo governo, con molti osservatori che parlano di 'transizione caotica' che ha impedito di completare tutte le nomine necessarie al funzionamento della nuova amministrazione. Solo due delle 15 nomine di governo fatte dal tycoon sono state finora approvate dal Senato. Mentre su 660 caselle da riempire nei vari ministeri solo 29 nomine sono state compiute. Una situazione talmente critica - sottolinea il New York Times - che il team di Trump con una decisione 'last minute' ha annunciato che lascera' in carica almeno 50 alti funzionari ministeriali e della sicurezza nazionale dell'amministrazione Obama, per assicurare "la continuita' di governo".

L'indagine
Ci sono anche delle intercettazioni e delle transazioni finanziarie nel mirino delle indagini dell'intelligence Usa su possibili legami tra dirigenti russi ed ex collaboratori di Donald Trump, incluso l'ex presidente della sua campagna elettorale Paul Manafort. Lo scrive il New York Times, citando attuali ed ex alti dirigenti Usa. La prosecuzione dell'inchiesta, sottolinea il quotidiano, significa che il presidente eletto giurera' oggi con alcuni suoi ex collaboratori sotto investigazione, sullo sfondo delle accuse a Mosca di aver interferito nelle elezioni americane. Non e' chiaro, precisa il Nyt, se le comunicazioni intercettate abbiamo qualcosa a che fare con la campagna di Trump o con lui stesso. Altrettanto non chiaro è se l'indagine ha legami con quella sugli hackeraggi russi contro il partito democratico. Manafort ha lavorato come consulente con Russia e Ucraina. Altri ex consiglieri nel mirino sono l'imprenditore Carter Page, che assisteva Trump per la politica estera, e Roger Stone, un operativo repubblicano di lungo corso. Gli investigatori hanno accelerato i loro sforzi nelle recenti settimane ma non hanno trovato prove decisive di illeciti, hanno precisato le fonti. ''Non abbiamo assolutamente alcuna conoscenza di alcuna indagine o base per una tale indagine'', ha commentato Hope Hicks, un portavoce del transition team di Trump.

Ny in piazza contro Trump. Tafferugli a Washington
Donald Trump si insedia alla Casa Bianca. E ''inizia la resistenza'', una lotta che andra' avanti per i primi 100 giorni e oltre. E mentre a New York si e' svolta la prima grande manifestazione delle tante previste in tutta America, a Washington si sono registrati momenti di tensione quando alcuni manifestanti anti-Trump sono venuti a contatto con fan del tycoon che partecipavano a un evento organizzato anche da un gruppo di estrema destra. Durante i tafferugli e il lancio di oggetti davanti all'edificio del National Press Club una persona e' rimasta ferita, mentre alcuni giovani incappucciati e con delle maschere nere sono entrati in azione incendiando dei cassonetti della spazzatura. Gli agenti in tenuta antisommossa sono riusciti con un po' di fatica a riportare la situazione alla calma e a disperdere i manifestanti.

Solo un antipasto, dunque, di quello che potrebbe accadere nelle prossime ore, in concomitanza con il giuramento e l'insediamento di Trump. Almeno una ventina le manifestazioni annunciate nella sola capitale federale. La piu' imponente chiamata "la marcia delle donne". Ma si protestera' in tutti e 50 gli stati Usa. Intanto a fermarsi e' stata Manhattan, scesa in piazza contro Donald Trump: migliaia hanno invaso Columbus Circle, sotto una delle Trump Tower. Una manifestazione imponente. ''Sessista, razzista, e anti-gay. Donald Trump vai via'', uno dei cori che si e' alzato dalla folla. ''Questa e' la democrazia'', hanno cantato altri. Sul palco si sono alternate personalita' politiche e star, in uno show hollywoodiano che e' sembrato rivaleggiare con le celebrazione per l'Inauguration Day. Robert De Niro ha scaldato la folla. ''Qualsiasi cosa accada difenderemo i nostri diritti'', ha affermato l'attore, passando poi la parola ad Alec Baldwin, il Donald Trump del Saturday Night Live: il suo intervento e' iniziato proprio con l'imitazione del tycoon. ''E un disastro'', ha detto Baldwin, ma ''resisteremo''. ''Il potere della gente e' piu' forte di quello di Washington'', gli ha fatto eco Cher. Ha preso la parola anche il sindaco di New York, Bill de Blasio, dichiarando 'guerra' all'amministrazione sulla quale ''vigileremo''. L'appello alla 'resistenza' e' arrivato anche da Michael Moore: ''E' un narcisista, sociopatico. Ma lo fermeremo, non durera' quattro anni''.