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MONDO

Trovati 29 corpi sulla spiaggia

La denuncia dell'Oim: scafisti fanno annegare decine di migranti al largo dello Yemen

L'Organizzazione mondiale per le migrazioni: tragedia "scioccante e inumana"

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Orrore al largo delle coste dello Yemen: circa 50 migranti della Somalia e dell'Etiopia sono stati "deliberatamente fatti annegare" dai trafficanti di essere umani che li hanno costretti a gettarsi in mare al largo delle coste dello Yemen.

La denuncia arriva dall'agenzia dell'Onu per le migrazioni (Oim), che definisce l'accaduto "scioccante e inumano". 

Trovati 29 corpi senza vita 
I corpi senza vita di 29 migranti sono stati ritrovati sulle coste dello Yemen a Shabua quando gli scafisti, riferiscono i sopravvissuti, hanno obbligato 120 persone, molti minori, a gettarsi in acqua dopo aver avvistato un'imbarcazione delle autorità locali. "I trafficanti deliberatamente hanno spinto i migranti in acqua perché temevano che sarebbero stati arrestati  una volta raggiunta la spiaggia", ha dichiarato un funzionario Oim ad Aden. In totale mancano all'appello altri 22 migranti.

Soccorsi 27 sopravvissuti
Gli operatori Onu hanno anche soccorso 27 ragazzi sopravvissuti rimasti sulla spiaggia, mentre altri erano fuggiti. "Erano tutti piuttosto giovani, l'età media era di circa 16 anni", ha detto la portavoce dell'Oim, Olivia Headon. 

Yemen, tappa verso i ricchi Paesi del Golfo
Le acque tra il Corno d'Africa e lo Yemen sono una rotta molto battuta dai trafficanti per trasportare i migranti che cercano di entrare nei Paesi del Golfo. Secondo l'Oim lo Yemen, benché teatro di una guerra in corso da marzo 2015 che vede schierati da una parte una coalizione di Paesi sunniti guidati dall'Arabia Saudita, e dall'altra i ribelli sciiti Houthi, sostenuti dall'Iran, è tappa di attraversamento per chi fugge dal Corno d'Africa. Solo dall'inizio dell'anno 55.000 migranti sono giunti da Somalia ed Etiopia sperando di trovare lavoro nelle ricche petromonarchie sunnite del Golfo.